Entro la fine di questo decennio, l’idrogeno verde potrebbe sostituire il 42% di quello grigio e l’1% dei carburanti tradizionali attualmente in uso in Europa.
E’ quanto hanno concordato gli Stati Membri in occasione del primo di una lunga serie di Dialoghi sulla Transizione Pulita a cui hanno partecipato anche la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Di seguito le sue dichiarazioni:
“Abbiamo definito cosa può e cosa non può essere considerato idrogeno rinnovabile. Abbiamo accelerato le autorizzazioni per le energie rinnovabili e le reti. Presto disporremo di una serie completa di regole chiare per sostenere il nostro mercato emergente dell’idrogeno. Siamo l’unico continente in cui è così”, ha esordito Ursula von der Leyen.
“Significa chiarezza e prevedibilità per i vostri investimenti. Abbiamo fissato la direzione del viaggio, in modo che tu possa concentrarti su ciò che sai fare meglio, ovvero portare innovazione rivoluzionaria alle imprese e alle famiglie di tutta Europa”.
“L’idrogeno pulito dimostra che possiamo conciliare la nostra economia con la salute del nostro pianeta. Ed è per questo che abbiamo messo l’idrogeno al centro del Green Deal europeo. Abbiamo già avviato il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050, con il nostro quadro legislativo Fit for 55”.
Riguardo le imminenti aste autunnali organizzate dalla Banca europea dell’idrogeno, che stanzierà per i progetti interessati finanziamenti fino a 800 milioni di euro, ha aggiunto: “Questo sistema di aste premierà le aziende più innovative e competitive, che riescono a produrre idrogeno al minor costo. Colmeremo il divario tra il costo di produzione e il prezzo che il mercato è attualmente disposto a pagare. E questo creerà un circolo virtuoso in cui il mercato dell’idrogeno crescerà e i prezzi al consumo scenderanno”.
“Con NextGenerationEU e RepowerEU stiamo investendo nelle “valli dell’idrogeno”, nei treni a idrogeno e nelle fabbriche di acciaio pulito. Inoltre abbiamo autorizzato oltre 17 miliardi di euro in aiuti di Stato per 80 progetti sull’idrogeno in tutta l’UE”.
“Stiamo allo stesso tempo sviluppando un mercato globale per l’idrogeno pulito. Abbiamo già firmato partenariati sull’idrogeno con paesi che vanno dall’Egitto, Kenya e Namibia, ai paesi dell’America Latina. Hanno un potenziale immenso. Risorse eoliche, solari o geotermiche in abbondanza. Potrebbero produrre energia pulita, trasformarla in idrogeno pulito e poi spedirla nel mondo. E questo è fondamentale, sia per creare un’economia locale a zero emissioni, sia per soddisfare la crescente domanda di idrogeno qui in Europa. L’Europa vuole essere il leader globale dell’idrogeno, non solo come pioniere, ma come partner“.
“Nel mio discorso sullo stato dell’Unione ho proposto di replicare con l’idrogeno pulito ciò che stiamo facendo attualmente con il gas. Potremmo mettere in comune la domanda, su base volontaria, con l’obiettivo di aumentarla, renderla più visibile e abbinarla alla futura produzione di idrogeno. Il nostro obiettivo è semplice. Vogliamo portare l’idrogeno europeo da una nicchia a una scala. Vogliamo che l’Europa sia la casa globale dell’idrogeno pulito”.