giovedì, 17 Luglio 2025

Stellantis abbandona l’idrogeno

Entro il 2026, il gruppo Stellantis interromperà ogni investimento nel campo della mobilità a idrogeno ritirandosi da Symbio, la joint venture costituita con Forvia e Michelin per lo sviluppo di celle a combustibile per veicoli leggeri e pesanti.

Un netto cambio di rotta nella strategia tecnologica del gruppo, deciso da un mercato, quello dell’idrogeno, che ancora rimane “di nicchia e senza prospettive di crescita e sostenibilità economica a medio termine“, secondo Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa.

Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri”, conclude Jean-Philippe Imparato.

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Dopo un periodo complicato con il precedente amministratore delegato Carlos Tavares, sotto la nuova guida del CEO Antonio Filosa, Stellantis sta rivalutando la propria strategia futura; l’obiettivo è rilanciare le vendite in Europa e negli Stati Uniti, anche attraverso una gamma di veicoli più accessibili.

Tra questi non vi sarà spazio per la gamma di furgoni Pro One alimentati a idrogeno. L’avvio della produzione era prevista per l’inizio di quest’anno a Hordain, in Francia, e a Gliwice, in Polonia.

Questa decisione non avrà alcun impatto sul personale dei siti produttivi di Stellantis. Le attività di ricerca e sviluppo relative alla tecnologia dell’idrogeno saranno reindirizzate ad altri progetti.

Futuro incerto per Symbio

Ad oggi Stellantis detiene una quota del 33,3% della joint venture e rappresenta, secondo il partner Forvia, circa l’80% del suo volume d’affari.

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Secondo alcune indiscrezioni, Stellantis avrebbe comunicato la propria decisione di abbandonare la joint venture con Michelin e Forvia già nei primi giorni di maggio, appena dopo l’approvazione della nuova versione del piano industriale a lungo termine.

Una scelta che Michelin ha definito “inaspettata, improvvisa e non coordinata”, soprattutto considerando le precedenti dichiarazioni di Stellantis, che si era più volte detta intenzionata a diventare un punto di riferimento nel settore dell’idrogeno.

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