La Spagna ha rivelato le tre aziende vincitrici dell’asta da 400 milioni di euro organizzata dalla Banca Europea dell’Idrogeno (EHB).
I progetti selezionati – EP2X, eM-Numancia e Orange.bat – riceveranno rispettivamente 246 milioni di euro, 44 milioni di euro e 83 milioni di euro tramite il programma Auction-as-a-Service (AaaS), promosso dall’Unione Europea.
Le sovvenzioni riconosciute – 0,61 euro/kg per EP2X e 0,69 euro/kg per eM-Numancia e Orange.bat – rispecchiano quelle fissate nella seconda asta della Banca europea dell’idrogeno, caratterizzata da un’elevata partecipazione.
In dieci anni i tre progetti dovrebbero produrre complessivamente 585.860 tonnellate di idrogeno verde, contribuendo in modo significativo all’obiettivo della Spagna di affermarsi come leader europeo nella produzione di idrogeno rinnovabile.
Lo scorso settembre, il governo spagnolo ha annunciato un piano ambizioso: entro il 2030, l’idrogeno verde coprirà il 74% del fabbisogno nazionale di idrogeno per usi industriali. Contestualmente, l’obiettivo di capacità installata degli elettrolizzatori è stato triplicato, raggiungendo i 12 GW.
I progetti vincitori
EP2X – Sviluppato da ErasmoPower2X (controllata della olandese Power2X) combinerà 1,2 GW di solare fotovoltaico con 325 MW di elettrolisi a Saceruela, Ciudad Real.
La produzione annua di 55.000 tonnellate di idrogeno verde sarà destinata alla sintesi di e-metanolo, in sinergia con Magnon – controllata dal gruppo spagnolo Ence – all’interno di un piano più ampio di decarbonizzazione dei processi industriali.
eM-Numancia – L’iniziativa di Elyse Energy a Garray, Soria, mira alla produzione di e-metanolo, combinando un elettrolizzatore da 60 MW con la CO2 catturata da fonti biogeniche locali. Il progetto è sostenuto da un recente round di finanziamento da 120 milioni di euro, finalizzato a sostenere diverse iniziative legate agli e-fuel e ai SAF in Spagna e Francia.
Orange.bat – Un progetto di elettrolisi da 100 MW sviluppato dalla società svizzera Smartenergy, situato a Onda, nella provincia di Castellón, nel cuore del distretto ceramico spagnolo. L’iniziativa punta a sostituire il gas naturale impiegato nei forni industriali con idrogeno verde, contribuendo a una significativa decarbonizzazione del settore. Si stima che il progetto consentirà di evitare l’emissione di oltre 100.000 tonnellate di CO₂ all’anno.