Nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la sala del consiglio comunale, Snam e il Comune di Ravenna hanno svelato i dettagli del progetto che permetterà il collegamento dell’unità di rigassificazione FSRU BW Singapore con il porto della città romagnola, uno dei principali terminal italiani specializzati nel settore energetico.
Durante la presentazione sono intervenuti Stefano Venier, ad di Snam, Massimo Derchi, COO di Snam, e il sindaco della città Michele de Pascale.
Acquistata nel 2022, la FSRU Singapore sarà collocata al largo di Punta Marina, nelle vicinanze della piattaforma offshore Petra, dove sarà in grado di stoccare fino a 170.000 metri cubi di gas liquefatto e rigassificarne fino a 5 miliardi ogni anno. In base alle previsioni, il rigassificatore sarà operativo a partire da Marzo 2025.
Le opere di collegamento con la rete di gasdotti nazionale prevedono la realizzazione di un metanodotto offshore da 28pollici e della lunghezza di 8,5 Km, a circa 14 metri di profondità. Ad aggiudicarsi la fornitura di questa condotta è stata Corinth Pipeworks che, mediante la collaborazione del proprio partner italiano Pipex, consegnerà a Snam tubi in acciaio saldati ad arco capaci di trasportare sino al 100% di idrogeno.
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L’approdo costiero consisterà invece in un microtunnel lungo 1.300 metri realizzato attraverso tecnologia trenchless, ovvero senza scavo in trincea.
Da qui il metanodotto dovrà percorrere ancora 2 Km circa prima di arrivare al punto d’ingresso (PDE) di Punta Marina, dove si estenderà per altri 32 Km formando un anello intorno alla città e rincogiungendosi con la rete nazionale.
Snam ha inoltre fornito un aggiornamento sull’avanzamento delle opere per il primo progetto CCS (Carbon Capture and Storage), che farà dell’hub di Ravenna uno dei siti più grandi al mondo per lo stoccaggio della CO₂ ed il principale del Mediterraneo: i lavori relativi alla prima fase hanno raggiunto un progresso del 60% e le prime molecole di CO₂ potranno essere immesse nei primi mesi del 2024.