mercoledì, 16 Luglio 2025

Rinnovabili, l’Umbria vuole velocizzare l’identificazione delle aree idonee

La Giunta Regionale dell’Umbria ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti per la transizione energetica e la tutela del paesaggio umbro“, un provvedimento che mira a conciliare l’accelerazione verso l’autonomia energetica con la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale, rispondendo all’obbligo di individuare le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER).

La legge definisce un quadro di chiarezza: fare impianti nelle aree idonee sarà semplice, veloce ed a rischio zero. Presentare progetti nelle aree non idonee sarà un rischio altissimo di bocciatura, prossimo alla certezza di veder andare in fumo il proprio investimento“, ha dichiarato l’assessore Thomas De Luca.

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La legge promuove un mix energetico diversificato, includendo tecnologie di accumulo come idroelettrico da pompaggio, accumulo gravitazionale ed idrogeno verde. 

Si privilegia la realizzazione di impianti diffusi, di piccole e medie dimensioni, prossimi alla domanda, e si riconoscono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) come pilastro del sistema, dichiarando idonea ogni area ad esse destinate, favorendo l’autoproduzione e contrastando la povertà energetica.

Saranno chiaramente definite le aree idonee, che includono le superfici antropizzate e compromesse, le coperture, le aree edificate, parcheggi, aree dismesse, discariche e infrastrutture esistenti. Per queste aree, i tempi autorizzativi saranno ridotti e il parere paesaggistico sarà non vincolante, incentivando la rigenerazione delle aree già antropizzate.

Grande attenzione è dedicata inoltre all’agrivoltaico, con requisiti stringenti nelle aree non idonee per garantire benefici alla biodiversità e all’identità culturale umbra, promuovendo pratiche sostenibili.

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