Prevista la realizzazione del primo Centro Congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la carbon neutrality
16 Marzo 2021
La Redazione
Eni e Politecnico di Milano hanno siglato un nuovo accordo quadro, rinnovando così la collaborazione avviata nel 2008, che ha potuto contare su investimenti in attività di ricerca per circa 50 milioni di euro, portando a soluzioni innovative in diversi campi, tra i quali l’Economia Circolare, la Carbon Neutrality e i sistemi di monitoraggio impiegati nell’Asset Integrity Management. Il nuovo accordo quadro mira a consolidare l’importante partnership tra Eni e Politecnico di Milano e a renderla ancora più funzionale alle linee strategiche di sviluppo sostenibile, mediante l’individuazione e la diffusione di nuove tecnologie.
L’elemento strategico di questo nuovo accordo quadro è la realizzazione del primo Centro Congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la carbon neutrality. In questo nuovo Centro Congiuntoverranno realizzati progetti specifici, individuati mediante iniziative di Technology Foresight e di analisi dedicate all’accelerazione dei percorsi di sviluppo delle tecnologie e al loro impiego. A tali progetti lavoreranno a stretto contatto, in un ambiente in grado di facilitare la creazione di nuove idee e il loro rapido trasferimento al mercato, ricercatori, tecnologi ed esperti di accelerazione del time-to-market dei prodotti della ricerca di entrambe le parti.
Il Centro Congiuntosi inserisce all’interno del progetto Innovation District che il Politecnico di Milano sta sviluppando nel suo polo milanese di Bovisa, per il quale ha già ricevuto nel 2019 un importante finanziamento da parte di Regione Lombardia.
“Bisogna investire sulla ricerca, cercando di aumentare quell’1,4% del Pil che abbiamo oggi in Italia e arrivare più vicini alla media europea che è del 2,1%. Questo vuol dire anche un aumento del capitale umano, bisogna lavorare molto sulle competenze che sono capitale umano. I ricercatori, sia nel sistema pubblico che nel sistema privato, devono avere un aumento sia quantitativo che qualitativo di riconoscimento“, ha osservato la Ministra dell’Università e della ricerca, Cristina Messa.
L’accordo tra Eni e Politecnico di Milano “suggella una partnership pluriennale. Sono lieta per il contesto storico nel quale, anche in ragione dell’emergenza sanitaria, è accentuata l’attenzione verso l’ambiente e tematiche di sostenibilità che rappresentano macro temi di collaborazione tra società e ateneo“, ha affermato la Presidente di Eni, Lucia Calvosa. “Eni – ha evidenziato – è protesa già da tempo, e da ultimo ancora di più, nel suo processo di decarbonizzazione in linea con gli obiettivi climatici europei, con l’impiego di risorse sempre crescenti per sviluppare tecnologie quanto più possibili scevre da emissioni. Nel nostro modello di business, la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione sono temi chiave che stiamo valorizzando sempre di più anche in una logica di ripresa del paese e dello sviluppo industriale“. La presidente Eni ha salutato “con grande soddisfazione e orgoglio l’accordo” dicendosi “certa dei frutti che la collaborazione porterà a Eni, al Politecnico e al paese“.
«L’accordo siglato oggi tra Politecnico di Milano e Eni si inserisce in un quadro di sviluppo che punta alla creazione di un vero e proprio distretto di innovazione a nord di Milano. Il Centro è parte integrante di un progetto ambizioso: il Parco dei Gasometri, che già vede un impegno significativo da parte di Regione Lombardia. Istituzioni e imprese dunque impegnate su un fronte di ricerca e di innovazione, quello della transizione energetica e delle nuove tecnologie per l’ambiente, che è centrale per la ripresa del Paese, come indicato dal Piano Next Generation EU», ha dichiarato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.
«Abbiamo rinnovato un accordo di importanza strategica che ci dà grande forza per accelerare la transizione verso un’energia sempre più sostenibile», commenta Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. «Il nostro è un percorso ambizioso e concreto, per il quale abbiamo già compiuto passi importanti, ma non possiamo portarlo a termine solo con il nostro impegno: occorre fare sistema a livello Paese, promuovere la cultura della circolarità e della Carbon Neutrality e mettere a fattore comune possibilità di investimento e know-how. L’intesa di oggi grazie alla realizzazione del primo Centro Congiunto di Innovazione e Ricerca pone le basi perché questo possa accadere».
«Con l’accordo di oggi Regione Lombardia conferma l’ampio sostegno assicurato alle Università e soprattutto al nuovo modello di concepire la formazione universitaria, in stretta connessione con i bisogni dell’impresa e con il sostegno delle istituzioni», afferma Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. «Un progetto che per Regione non è un unicum, bensì un’esperienza che vuole essere replicabile, pur nel rispetto della particolarità di ogni territorio e soprattutto di ogni ateneo. Concepiamo questo accordo come parte della nostra visione sulla Lombardia, legata allo sviluppo sostenibile, che intrecci le dimensioni ambientale, sociale ed economica».