E’ “necessario che il nostro Paese si doti quanto prima di un piano strategico per l’idrogeno, condizione essenziale per essere competitivi con gli altri Paesi europei. Questo è il momento in cui possiamo dare un contributo determinante alla decarbonizzazione del pianeta e allo stesso tempo sviluppare un nuovo mercato dell’idrogeno anche in Italia. In tal senso, l’individuazione di incentivi per calmierare il prezzo di produzione dell’idrogeno (cd. opex) sono decisivi per assicurare lo sviluppo di questo mercato”.
Queste le parole con cui Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio e di H2IT, ha aperto l’incontro “RINNOVABILI – IDROGENO E NATURA” recentemente svoltosi a Roma presso il Senato della Repubblica.
La conferenza è stata occasione di dibattito e discussione su alcuni dei principali temi riguardanti l’idrogeno e le sue applicazioni in Italia.
Tra le testimonianze, quella del Dott. Andrea Bos, Presidente di Hydrogen Park, realtà che dal 2003, anno della sua istituzione, si occupa della sperimentazione dell’idrogeno su scala industriale a Porto Marghera.
Ed è proprio legata a Hydrogen Park una delle novità principali dell’evento. Parliamo infatti della Banca dell’Idrogeno un progetto-pilota per la garanzia dei quantitativi differenziali determinati dalla discontinuità delle fonti rinnovabili, già applicato in due progetti di partenariato pubblico-privato per la distribuzione di idrogeno in Piemonte e in Veneto.
Tramite i suoi grandi soci, il supporto dei territori compresi nel perimetro di Confindustria Veneto Est e della Confindustria regionale, Hydrogen Park diventa quindi una piattaforma di interscambio con la doppia funzione di deposito e rilascio, sia come consegna in caso di carenze energetiche per evitare eventuali interruzioni di servizio, sia come off-taker in caso di eccesso di produzione.
Da un punto di vista tecnologico, invece, l’Ing. Angelo Minotti, CEO di MIPRONS e MIEEG, ha presentato i brevetti nel campo della propulsione spaziale, dei sistemi elettrolitici e dei generatori di energia miniaturizzati, dimostrando come sia possibile ottenere energia pulita direttamente dall’acqua, sia nel campo spaziale che nel campo terrestre.
Parlando di infrastrutture a idrogeno, è toccato poi all’Arch. Zema, del noto studio di architettura Giancarlo Zema Design Group, il quale, ha illustrato per Hydrogenscape due progetti in grado di rivoluzionare le regole del mercato della distribuzione di energia pulita: HydrogeForest la prima stazione ecosostenibile di rifornimento per auto a idrogeno e DROP, il primo centro culturale ed espositivo che nasce dall’acqua, completamente dedicato alla promozione e alla diffusione delle tecnologie a idrogeno.
Ad entrambi Hydrogen-news.it ha dedicato un articolo di approfondimento a cui vi rimandiamo attraverso il seguente link.
La conferenza si è conclusa con la testimonianza del Dott. Marcello Merlino, Presidente di Paulownia4Planet, che ha raccontato le qualità della Paulownia, l’albero del futuro in grado di assorbire più CO2 di qualsiasi altra pianta al mondo (circa dieci volte di più dei comuni alberi). In campo internazionale previsto il suo impiego in biodiversità nel grande progetto Great Green Wall in Africa per fermare l’avanzata del deserto.