Emergono segnali positivi dalla Croazia sulla North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), il progetto condiviso con Slovenia e Italia (Friuli Venezia Giulia) che mira a creare la prima Hydrogen Valley transfrontaliera d’Europa con un budget di circa 25 milioni di euro.
Secondo le dichiarazioni rilasciate sul quotidiano croato Poslovni dnevnik da Jerneja Sedlar, Coordinatrice della North Adriatic Hydrogen Valley, sarebbero già 17 i progetti attualmente in sviluppo nell’aerea tra Italia – Slovenia – Croazia molti dei quali in fase avanzata.
“Molti partner hanno progetti maturi e ora stiamo pianificando di produrre le prime quantità di idrogeno verde nel 2025 e nel 2026“, ha affermato la Sedlar.
L’obiettivo principale del NAHV è la creazione di un ecosistema economico, sociale e industriale basato sull’idrogeno, grazie alla collaborazione di 37 entità tra aziende e istituzioni.
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Una volta operativa, la Hydrogen Valley transfrontaliera dovrebbe produrre, secondo le stime, oltre 5000 tonnellate di idrogeno all’anno, con circa il 20% destinato all’utilizzo interno nell’area NAHV.
I partner del progetto si sono recentemente riuniti presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Rijeka per un incontro di due giorni, in cui hanno discusso dell’attuazione del progetto, della valutazione dei rischi e dell’integrazione in ambienti sociali e industriali.
Marin Gregorović, sindaco di Cres, nuovo partner del consorzio, ha dichiarato: “Le nostre aspettative sono che, insieme alle stazioni di rifornimento e agli impianti di stoccaggio dell’idrogeno, anche il nostro sistema di utility sarà trasformato in futuro, e aspiriamo a ottenere un collegamento con la terraferma – il trasporto ad alta velocità alimentato a idrogeno“.
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