In Alta Savoia, nel cuore della Valle dell’Arve, uno dei territori maggiormente interessato dall’inquinamento in Francia, si è recentemente tenuta la posa della prima pietra del progetto Arv’Hy.
L’iniziativa, sostenuta da Atawey, Axpo, LSBN, Crédit Agricoles des Savoie e Jean Lain Mobilités, mira a realizzare, entro la fine del 2025, una stazione di rifornimento di idrogeno rinnovabile nelle immediate vicinanze dell’autostrada A40.
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Nel corso della cerimonia sei diverse tipologie di veicoli a idrogeno – un camion, un pullman, un furgone da otto posti e tre veicoli leggeri – sono stati testati in condizioni reali.
L’idrogeno si rivela una soluzione strategica per la mobilità in territori montani, dove le sfide di trasporto richiedono prestazioni elevate, lunga autonomia e un carico utile ottimizzato.
Grazie alla sua autonomia prolungata, ai rapidi tempi di rifornimento e alla compattezza dei componenti, questa tecnologia si adatta perfettamente alle condizioni topografiche e climatiche tipiche della regione, offrendo un’alternativa efficiente e sostenibile.
“Il lavoro collettivo svolto in questi mesi ci permette di vivere oggi un momento fondante della vita del progetto: la posa della prima pietra, circondati dai nostri azionisti, soci e rappresentanti eletti che ci hanno sostenuto fin dall’inizio“, ha commentato Boris Gonnachon, Presidente di Arve Hydrogène Mobility.
“Puntiamo a mettere in funzione la stazione alla fine del 2025 per distribuire idrogeno rinnovabile ai primi utenti della valle. L’obiettivo è chiaro: dimostrare che l’idrogeno è una realtà che è al servizio della decarbonizzazione degli usi intensivi, oltre che del 100% elettrico – soprattutto dove raggiunge i suoi limiti. E ci sono molti bisogni nella Valle dell’Arve”.