Nel ASA ha pubblicato i risultati finanziari del terzo trimestre 2025 registrando ricavi da contratti con i clienti pari a 26 milioni di euro, in calo rispetto ai 31,45 milioni dello stesso trimestre 2024. Il fatturato totale è di circa 30 milioni di euro mentre l’EBITDA ha registrato un -3,18 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -7,73 milioni di euro del terzo trimestre dello scorso anno.
Il presidente e CEO, Håkon Volldal, ha commentato: “Considerando il difficile contesto macroeconomico, sono molto soddisfatto di come l’organizzazione sta ottenendo risultati. Continuiamo a spingere al massimo per portare nuove tecnologie sul mercato, sviluppare una pipeline di vendita attraente e allo stesso tempo preservare la liquidità“.
“Ci sono ancora alcune pietre miliari che dobbiamo raggiungere, ma sono fiducioso che ciò che commercializziamo stabilirà nuovi parametri di riferimento per ciò che un elettrolizzatore dovrebbe essere in grado di fornire sia in termini di CAPEX che di OPEX“, ha concluso Volldal.
Sviluppi tecnologici
Il focus della società è ora la commercializzazione delle nuove tecnologie, in particolare la piattaforma alcalina pressurizzata di ultima generazione il cui lancio è previsto nella prima metà del 2026. Questa soluzione è progettata per ridurre significativamente il costo complessivo degli investimenti nei progetti a idrogeno, offrendo al contempo un’efficienza energetica superiore rispetto agli standard attuali. In parallelo, è in fase di sviluppo anche la nuova tecnologia PEM, il cui arrivo sul mercato è atteso in una fase successiva, con prospettive di prestazioni ancora più avanzate.
Performance delle divisioni
L’azienda è ben posizionata per mantenere un ruolo di primo piano tra i produttori di elettrolizzatori anche grazie alle collaborazioni strategiche con partner come General Motors, Reliance, SAMSUNG E&A e Saipem.
La divisione PEM ha registrato un calo del 15% dei ricavi rispetto al terzo trimestre dello scorso anno; i ricavi sono trainati principalmente dagli elettrolizzatori containerizzati. L’EBITDA è stato di -2,92 milioni di euro, in aumento rispetto ai circa -4,90 milioni di euro dello stesso trimestre dell’anno scorso. Il segmento ha registrato un portafoglio ordini di circa 35 milioni di euro.
La divisione alcalina ha registrato un calo del fatturato del 17% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, anche se in aumento rispetto ai 5,58 milioni di euro dello scorso trimestre. L’EBITDA, pari a 2,23 milioni di euro, è stato un miglioramento rispetto allo scorso trimestre e al terzo trimestre del 2024. Il portafoglio ordini della divisione è stato di 49,58 milioni di euro.
Progetti in corso e futuri
Nonostante un’attività FEED relativamente elevata, l’acquisizione degli ordini continua ad essere lenta. Nel terzo trimestre l’azienda ha firmato uno studio FEED da oltre 100 MW per un progetto in Nord Europa, nonché un pre-FEED per un progetto da 100 MW in Sud Europa. Nel è attualmente direttamente coinvolta in oltre 500 MW di studi FEED, con partner EPC coinvolti in ulteriori studi.








