Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali dell’Emilia Romagna, è intervenuto stamane al convegno inaugurale della Hydrogen Expo 2024, la più grande mostra-convegno italiana dedicata interamente alla filiera dell’idrogeno, organizzato in collaborazione di H2IT – Associazione Italiana Idrogeno.
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Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.
“Ringrazio il Dottor Potestà perché questa è una fiera che mi piace moltissimo non solo perché sono piacentino, che non guasta, ma perché sono amante dell’idrogeno. Penso che, in prospettiva, l’elettrico sia la transizione ma l’idrogeno sarà la prova.
Capisco che a parlare di idrogeno all’inizio si è sempre un po’ blasfemi, ma la Regione sta investendo molto in questa direzione, abbiamo preso alcuni driver necessari per fare gli investimenti e per tenere insieme la filiera.
Qui ci sono aziende di filiera eccezionali, con grandi qualità, e stiamo facendo alcune operazioni, tra cui una delle più grandi, chiamata Hydrogen Valley in collaborazione con l’Università di Modena, che ha costituito un dipartimento dedicato sull’idrogeno.
Non solo ingegneria, dunque, ma chimica, ingegneri elettrici e un dipartimento allargato che discute e progetta insieme a Snam ed Hera, con cui stiamo facendo uno dei più grandi investimenti finanziati dal PNRR.
Ovviamente faremo anche una stazione di servizio sulla Brennero che si collegherà con quella di Bolzano, perché sui mezzi pesanti tutte le grandi case del mondo stanno facendo investimenti riguardanti l’idrogeno. Stiamo parlando anche con Fincantieri, perché la progettazione delle navi va sempre più in quella direzione.
Un altro grosso investimento in cui siamo impegnati vede una collaborazione con l’aeroporto di Bologna e con la società di trasporto pubblico Tper che ha fatto un bando per 126 bus ad idrogeno.
Ci saranno in Europa investimenti incredibili in questo settore e sarebbe importante non perderli. Noi ci stiamo attrezzando: abbiamo fatto un cluster green tech che va in quella direzione. Discuto spesso di questa tecnologia anche con il Ministro Urso che suggerisce il nucleare. Per me ben venga, ma prima di quello c’è sicuramente l’idrogeno.
Nel frattempo stiamo investendo anche sul petrolchimico di Ferrara con Yara, che produce ammoniaca.
È già operativo il progetto, con Snam ed Eni, di captazione della CCS, che vuol dire stoccare nei pozzi la CO2 proveniente dalla centrale elettrica a Casal Borsetti.
Quella può essere una grande novità paese, perché trasformare quell’operatività della CCS in energia ti rende molto forte e molto competitivo, quindi stiamo lavorando a questo progetto con Eni e Snam: partendo dal porto di Ravenna per vedere come riusciamo ad avere un progetto paese, credo di poter dire che ci saranno novità importanti.
Dialoghiamo con i grandi soggetti europei che stanno facendo investimenti incredibili: se perdiamo la capacità di stare su quelle filiere perdiamo la conoscenza di ricerca, di ricercatori e di rete di conoscenze.
Non a caso, su una delle operazioni che stiamo facendo su tutti i sistemi di formazione nei bandi abbiamo messo il vincolo di fare formazione moduli su tutte le operazioni green. Quindi la formazione deve essere ovviamente sul fotovoltaico, deve essere sull’ idrogeno, deve essere sull’ elettrico, deve essere sulla biomassa, deve essere sulle tre R. Questo è il tratto che stiamo mettendo in campo.
Concludo con il fatto che siamo a tiro sul più grande parco eolico a mare che è Agnes che rappresenterà una novità sull’idrogeno eccezionale. Fare il più grande parco eolico che poi si tramuta anche in idrogeno per un porto è tanta roba.”
Il convegno – suddiviso in due tavole rotonde dedicate a mobilità e industria – ha visto la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti della filiera nazionale dell’idrogeno tra cui Alstom, Gruppo Sapio, Edison, A2A, Toyota, Snam, RINA, Tenaris e Techfem.