Nelle scorse settimane, i vicepresidenti esecutivi Margrethe Vestager, Valdis Dombrovskis e il commissario dell’UE Thierry Breton hanno presentato congiuntamente la “Strategia industriale aggiornata dell’Unione Europea: Costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell’Europa”, accompagnata da una serie di documenti di lavoro dello staff della Commissione tra cui:
– la “Relazione annuale sul mercato unico 2021”, che analizza lo stato di avanzamento dell’economia europea sulla base di una valutazione di 14 ecosistemi industriali, compresa l’industria delle costruzioni;
– un’analisi preliminare delle “Dipendenze e capacità strategiche dell’UE”, con un esame approfondito di 6 aree strategiche, tra cui materie prime, batterie, idrogeno e semiconduttori.
Inoltre, la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di Regolamento sui sussidi esteri che distorcono il mercato interno.
Il motivo dell’aggiornamento della strategia industriale dell’UE è principalmente dovuto alle conseguenze economiche della crisi Covid -19 che ha colpito l’Europa pochi giorni dopo la presentazione della strategia industriale nel marzo 2020. Dal punto di vista della Commissione, c’è la necessità di affrontare con urgenza una serie di problemi emersi durante la crisi del Covid-19, in particolare le interruzioni nelle catene di approvvigionamento sia all’interno del mercato unico che nel commercio internazionale, che hanno colpito anche le linee di produzione di macchine per le costruzioni e l’edilizia con carenza di parti e componenti.
Per garantire la disponibilità e la libera circolazione di persone, beni e servizi nel contesto di possibili crisi future è menzionato nella strategia aggiornata che la Commissione proporrà nel 2022 uno strumento di emergenza per il mercato unico.
A livello internazionale, la Commissione promuoverà la diversificazione delle catene di approvvigionamento delle imprese europee attraverso nuovi accordi commerciali e partenariati al fine di ridurre le dipendenze da alcuni Paesi, in particolare dalla Cina, in settori strategici e per prodotti e materiali specifici.
La strategia industriale aggiornata adotta un approccio settoriale in cui 14 ecosistemi industriali, compreso il comparto delle costruzioni, sono stati selezionati in questa fase per razionalizzare gli sforzi per la ripresa economica e per la transizione verde e digitale.
Il settore delle costruzioni è identificato come uno degli ecosistemi industriali prioritari. Per accelerare la transizione verde e digitale dell’edilizia, la Commissione collaborerà con i rappresentanti della catena del valore e gli Stati membri per definire insieme i percorsi che accompagnano la transizione verde e digitale. Questi percorsi identificheranno i colli di bottiglia, i costi, i benefici a lungo termine e le condizioni delle azioni richieste per le costruzioni; saranno determinanti nel co-progettare con gli attori della catena del valore delle costruzioni un piano attuabile e una tabella di marcia per la transizione verde e digitale.
Nella relazione annuale sul mercato unico 2021 la Construction 2050 Alliance, di cui il CECE (Committee for European Construction Equipment) è membro fondatore, è riconosciuta come un’iniziativa chiave spontanea di 47 associazioni dell’UE, rappresentanti i prodotti e materiali per le costruzioni, le imprese di costruzione, le PMI, i proprietari di edifici, i produttori di macchine e attrezzature, gli operatori dell’edilizia sociale , gli ingegneri, i promotori e molti altri. Lo scopo dell’Alleanza è di lavorare insieme per far avanzare le esigenze e le priorità dell’intero settore dell’edilizia e delle costruzioni a livello dell’UE, comprese le questioni relative alla dipendenza dell’UE dalle materie prime e alla resilienza delle catene di approvvigionamento.
La Construction 2050 Alliance sarà quindi un attore primario nella definizione dei percorsi di transizione per le costruzioni, con la Commissione Europea e i rappresentanti degli Stati membri.
Importante per la catena del valore delle costruzioni è anche l’annuncio della Commissione di elaborare con gli Stati membri un modulo comune, in formato elettronico, per la dichiarazione di dislocazione dei lavoratori, al fine di alleviare l’onere amministrativo sulle imprese europee.
Il CECE accoglie con favore l’aggiornamento della strategia industriale dell’UE, in particolare gli sforzi per rafforzare il mercato unico e diversificare le catene di approvvigionamento internazionali da cui dipendono i produttori europei di macchine e attrezzature per l’edilizia. Il CECE si congratula con la Commissione Europea per aver dato priorità politica all’ecosistema delle costruzioni nella transizione industriale europea ed è pronta a contribuire alla definizione di percorsi di transizione con i partner della Construction 2050 Alliance.
Fonte: CECE – Committee for European Construction Equipment