Sono iniziate le operazioni di demolizione della ormai ex centrale termoelettrica Eugenio Montale della Spezia, la cui costruzione risale agli inizi degli anni ’60.
Ad inizio anno, Enel S.p.A. presentò all’Autorità di Sistema Del Mar Ligure Orientale il piano di riqualificazione dell’area industriale dove, con l’addio al carbone e il definitivo stop al progetto turbogas, saranno realizzati 10 ettari di pannelli fotovoltaici, un impianto di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde e un sistema di accumulo di energia elettrica.
L’impianto di elettrolisi sarà finanziato dal Pnrr con 14 milioni di euro nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1.
In base alle previsioni la centrale avrà una capacità produttiva di circa 135 tonnellate annue di idrogeno verde.
“Un passo storico atteso da tutti gli spezzini – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Peracchini – Un risultato per il quale ci siamo impegnati sin dal primo giorno del nostro insediamento e che ha portato allo stop al carbone e all’importante accordo siglato con Enel che inizia a concretizzarsi e che trasformerà l’area in un centro innovativo, migliorando in maniera considerevole la qualità di vita della città e in particolare del quartiere di Fossamastra. Il percorso che La Spezia ha deciso di intraprendere è quello verso un futuro più sostenibile e come amministrazione continueremo a perseguire con fermezza ogni possibile azione per garantirlo. Lo dobbiamo agli spezzini di oggi e di domani”.
La prima sezione ad essere smantellata sarà il vecchio nastro trasportatore che in passato portava il carbone dal porto alla centrale.