Il governo spagnolo ha assegnato 126,4 milioni di euro a due progetti di idrogeno verde dalla capacità complessiva di 160 MW che avevano perso la seconda asta della Banca europea dell’idrogeno.
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Attraverso il meccanismo “Auctions-as-a-Service” (AaaS), il progetto Orange.Bat a Castellón ha ottenuto un finanziamento di 82,5 milioni di euro per la realizzazione di un elettrolizzatore da 100 MW. Guidata dalla società svizzera Smartenergy, Orange.Bat punta a generare circa 12.000 tonnellate di idrogeno all’anno, destinate principalmente all’industria ceramica. La seconda iniziativa, denominata eM Numancia, a Garray, riceverà invece 43,9 milioni di euro per un impianto da 60 MW dedicato alla produzione di idrogeno e di un massimo di 50.000 tonnellate/anno di e-metanolo.
Le aste della Banca europea dell’idrogeno (EHB) hanno evidenziato un forte e diffusa partecipazione in Europa, ma allo stesso tempo l’impossibilità di accogliere tutte le offerte competitive sul piano dei costi ha spinto diversi Stati membri a introdurre strumenti di finanziamento complementari. In questo contesto, il meccanismo “Auctions-as-a-Service” (AaaS) adottato dalla Spagna valorizza la graduatoria di merito definita a livello UE senza attendere l’ampliamento dei bilanci comunitari, consentendo così di accelerare l’avvio dei progetti.
Il governo spagnolo sottolinea che si tratta della prima misura in Spagna in cui i produttori di idrogeno ricevono aiuti operativi anziché il tradizionale sostegno anticipato agli investimenti (CAPEX). “In un Paese caratterizzato da un’elevata penetrazione delle rinnovabili e da una forte volatilità dei prezzi dell’elettricità, questa nuova impostazione può contribuire a ridurre i premi di rischio e a mobilitare ulteriore capitale privato”, riporta in nota il ministero.








