L’Aurora Energy Research ha pubblicato un’analisi preliminare del progetto presentato lo scorso Novembre 2023 dai TSO (Transmission System Operator) tedeschi per lo sviluppo della rete nazionale dell’idrogeno.
La bozza in questione prevede la costruzione di una rete da 9.721 Km di lunghezza che, con 13 punti di interconnessione transfrontalieri, garantirebbe l’importazione e l’esportazione di idrogeno fino a 59 GWh. L’investimento si aggira intorno ai 20 miliardi di euro.
Secondo il piano la rete dovrebbe entrare in piena operatività entro il 2032 con un volume di consumo di idrogeno stimato a 279 TWh.
Tuttavia, ciò che emerge dallo studio è che, in base all’attuale sviluppo del mercato, la domanda della Germania potrebbe essere ben al di sotto delle prospettive.
Aurora prevede infatti una domanda di idrogeno compresa tra 73 e 123 TWh fino al 2030 il che significa che in un primo momento la rete tedesca potrebbe trasportare solo un quarto della sua capacità.
Anche le stime del Ministero federale dell’economia e della protezione del clima (BMWK) nell’aggiornamento della Strategia nazionale per l’idrogeno (NWS) per il 2030 sono inferiori: il NWS ipotizza una domanda compresa tra 95 e 130 TWh nel 2030.
Nel medio termine sarà necessaria una capacità d’imporazione di circa 10 GWh per coprire completamente il consumo di idrogeno del piano principale che invece propone 13 punti di interconnessione con una capacità combinata di 59 GWh.
In una prospettiva di lungo periodo fino al 2050, gli scenari Aurora Central e Net Zero mostrano volumi di consumo di idrogeno significativamente più elevati, rispettivamente di 303 e 562 TWh.
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Un’ulteriore analisi mostra tuttavia che nello scenario centrale sono necessari solo 28 GWh/h di capacità di importazione basate su gasdotti.
“L’accelerazione del mercato dell’idrogeno verde è ancora agli inizi. Il sovradimensionamento della rete nel medio termine potrebbe evitare che i colli di bottiglia infrastrutturali ostacolino l’accelerazione del mercato“, si legge in nota.
“Considerando le notevoli incertezze nella pianificazione, vi è anche un forte rischio di creare sovraccapacità non solo a medio termine, ma anche a lungo termine“.
Frederik Beelitz, direttore di Aurora, dichiara: “La revisione approssimativa di Aurora come parte della breve analisi mostra che è necessaria un’analisi più dettagliata per identificare la selezione di robusti componenti della rete centrale e per rendere più mirata la cementificazione della rete e le capacità di importazione. Occorre specificare i volumi della domanda e, in particolare, il profilo della domanda nel corso dell’anno.“
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