
Secondo il Ministero dell’Economia tedesco, le caverne di sale offriranno una capacità sufficiente per soddisfare la domanda crescente di stoccaggio a lungo termine dell’idrogeno.
Si prevede che questa passi da 2-7 TWh nel 2030 fino a 76-80 TWh entro il 2045, garantendo una soluzione efficace per la Germania e per l’Europa.
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Queste formazioni, create artificialmente sciogliendo il sale con l’acqua, sono già largamente utilizzate per il gas naturale e rappresentano un’alternativa affidabile rispetto alle più incerte rocce porose, specialmente nel sud del paese.
La strategia ha sollevato però alcune perplessità, poiché potrebbe lasciare la regione meridionale, caratterizzata da un’elevata domanda energetica, con un accesso limitato agli impianti di stoccaggio.
Secondo Tagesspiegel Background, esperti scientifici e rappresentanti dell’industria hanno sostenuto la necessità di mantenere lo stoccaggio in rocce porose come opzione valida, avvertendo che la sua esclusione potrebbe accentuare le disparità regionali nelle infrastrutture per l’idrogeno.
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