La Francia crede nel potenziale dell’idrogeno naturale o, come viene anche definito, idrogeno bianco.
Ad annunciarlo è stato Emmanuel Macron nel corso di questa settimana durante una visita allo stabilimento Airbus di Tolosa.
Secondo il premier il governo francese fornirà nei prossimi anni finaniziamenti di massa per esplorare le potenzialità di questo specifico idrogeno, ricavato dal sottosuolo.
L’importo, in realtà, non è stato specificato ma sappiamo che arriverà dal programma di investimenti nazionali “France 2030” da 54 miliardi di euro con cui la Francia ha già finanziato la realizzazione di quattro gigafactory di elettrolizzatori.
Macron ha ricordato che recentemente il governo ha dato il via libera a un progetto di ricerca per trovare nuovi depositi di idrogeno bianco nella regione dei Pirenei Atlantici.
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Qui, ad inizio anno, la società spagnola Helios Aragin aveva scoperto un giacimento sotterraneo di idrogeno nei pressi di un vecchio pozzo petrolifero, scavato per la prima volta negli anni ’60.
L’azienda aveva affermato di poter ricavare da questo giacimento “l’idrogeno più economico al mondo“: € 0,75 per chilogrammo, circa la metà del costo attuale dell’idrogeno girgio.
“Per rafforzarci, volevo dirvi qui che andremo oltre e che in ‘Francia 2030’, forniremo enormi finanziamenti per esplorare il potenziale di ciò che chiamiamo idrogeno bianco, cioè idrogeno naturale” – ha dichiarato Macron – “La Francia può diventare uno dei paesi pionieristici nella produzione di questa energia del futuro. Accelereremo in modo massiccio questa ricerca e lavoreremo per vedere fino a che punto questa tecnologia può aiutarci a fare un passo avanti in termini di disponibilità di idrogeno“.
“Quando guardiamo a tutti gli studi di oggi, la Francia è uno dei paesi con la maggior parte delle riserve di idrogeno naturale – ha poi concluso – non possiamo lasciare che questa risorsa sia dormiente e dobbiamo innovare”.