
Inrete Distribuzione Energia, società del Gruppo Hera, ha immesso per la prima volta nella rete gas nazionale una miscela composta da gas naturale e idrogeno al 5% a servizio di un’area residenziale a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.
La sperimentazione coinvolgerà nello specifico un tratto di rete che attualmente serve circa 40 famiglie della località emiliana. Secondo quanto previsto, il progetto si concluderà il prossimo 3 Aprile.
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L’iniziativa nasce dal protocollo, unico in Italia, siglato da Inrete Distribuzione Energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Comitato Italiano Gas (CIG), che ha permesso di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, miscele di gas metano con blending fino al 10% di idrogeno nelle reti di distribuzione.
L’obiettivo è creare le condizioni favorevoli alla progressiva abilitazione di miscele con percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio fossile nelle reti, dando così un concreto contributo alla transizione energetica.
Il progetto, supervisionato da enti di certificazione riconosciuti a livello internazionale, coinvolge tutti gli operatori della filiera del gas, dai trasportatori ai produttori di attrezzature, fino ai costruttori di caldaie e piani cottura a gas.
Tra questi partecipano: BAXI, Bosch, Electrolux Group, Emerson, Ferroli, Immergas, Innovhub SSI, Pietro Fiorentini, Snam, TdZ, Valpres (azienda di Bonomi Group), Alfa Engineering, Idrotherm 2000 e RINA nel ruolo di ente certificatore.
I test finali, inoltre, saranno estesi a valle del contatore, grazie alla collaborazione dei cittadini partecipanti, con verifiche sul corretto funzionamento degli apparecchi a gas domestici.
Il progetto
Dal 2021, Inrete ha coordinato un progetto che ha consentito di effettuare con successo due test sull’iniezione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nella rete di distribuzione, sempre a Castelfranco Emilia.
Dopo aver ottenuto piena conferma delle misure necessarie, sia dal punto di vista tecnologico che di sicurezza, la società del Gruppo Hera ha avviato la terza fase della sperimentazione, grazie al protocollo sottoscritto con il MASE e il CIG.
L’obiettivo è analizzare gli aspetti operativi che permettono all’infrastruttura di accogliere, nella configurazione attuale, miscele di gas naturale e idrogeno al 5%.
Il progetto dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, momento in cui, sulla base dei risultati ottenuti, si valuterà la possibilità di testare miscele con una percentuale di idrogeno ancora più elevata, fino al 10%.
Per la corretta misura del gas, la sperimentazione vede l’impiego di NexMeter su tutte le utenze interessate dal progetto. NexMeter è il contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno.
Questo dispositivo, che ha aperto nuove prospettive nel settore sia per le tecnologie all’avanguardia sia per le funzioni di sicurezza, è già presente in ormai quasi 300.000 case italiane allacciate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società di distribuzione del Gruppo Hera.
I commenti


Alla cerimonia erano presenti il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il Presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano, il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Cristian Fabbri, l’Amministratore Delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono, l’Amministratore Delegato di Inrete Distribuzione Energia Federico Bronzini e la Presidente del CIG, Dina Lanzi.
Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna: “L’avvio a Castelfranco Emilia, della prima immissione in Italia di una miscela al 5% di idrogeno in una rete di distribuzione gas naturale a servizio di utenze residenziali, rappresenta uno step concreto e innovativo verso la decarbonizzazione.
Di particolare orgoglio è che questa iniziativa sia possibile grazie all’impegno del Gruppo Hera nato dalla capacità di molti comuni dell’Emilia-Romagna di unire le forze tenendo insieme sostenibilità e competitività.
Questo tipo di sperimentazioni sono fondamentali per abilitare, in prospettiva, un’iniezione progressiva di idrogeno fino al 10%, valorizzando le reti esistenti e contribuendo in modo concreto alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili“.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera: “L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il Gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi.
Come multiutility il nostro ruolo è cambiato negli anni e da distributori di commodity siamo diventati abilitatori della transizione energetica attraverso le nostre infrastrutture.
Per questo il nostro piano strategico 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti, sui 5,1 miliardi complessivi, per una rete sempre più efficiente, digitalizzata e resiliente, mantenendo l’eccellenza sulla qualità del servizio. Un percorso che non può prescindere dalla leva dell’innovazione”.
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