Il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (METI) del Giappone ha presentato, la scorsa settimana, la “strategia di crescita verde” del paese, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica e raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050.
“Perseguire l’idrogeno come opzione nella massima misura possibile. Aumentare l’offerta e la domanda, migliorare le infrastrutture e ridurre i costi. Creare un’industria dell’idrogeno e alimentare l’industria dell’ammoniaca“, si legge nella strategia per il 2050 pubblicata dal Ministero del Commercio e dell’Industria giapponese.
Il Giappone vuole diventare il leader nel crescente mercato dell’acciaio verde. METI prevede di sovvenzionare l’innovazione tecnologica nei processi di produzione dell’acciaio utilizzando parte di un fondo governativo di 2 trilioni di Yen (15,2 miliardi di euro) destinato a sostenere l’innovazione verde nei prossimi 10 anni.
Il governo giapponese e le società nazionali stanno anche esaminando le tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CCUS), indicando che il paese potrebbe dare la priorità all’idrogeno blu. Ad esempio, la scorsa settimana Itochu – la notissima società commerciale generale con sede a Tokyo – ha dichiarato di collaborare con la Geological Carbon Dioxide Storage Technology Research Association, per partecipare a un progetto di ricerca e sviluppo di tecnologie per il sequestro sotterraneo dell’anidride carbonica. Inoltre, Hiroshi Kajiyama, Ministro giapponese dell’Economia, ha partecipato al primo Asia CCUS Network Forum e ha annunciato il lancio della “Asia CCUS Network“.