Dal Regno Unito semaforo verde per la realizzazione di un progetto da due miliardi di sterline dedicato alla produzione di idrogeno blu all’interno della raffineria Stanlow di Ellesmere Port, nel nord-ovest dell’Inghilterra.
L’iniziativa, guidata da EET Hydrogen, rientra nel più ampio progetto HyNet il cui obiettivo è quello di creare una catena di approvvigionamento di idrogeno a basse emissioni di carbonio in tutto il Nord Ovest del paese e nel Galles del Nord.
Il primo step prevede la realizzazione dell’impianto di idrogeno blu da 350 MW che EET Hydrogen conta di portare a 700 MW nel corso della seconda fase e oltre 1 GW entro il 2030.
Sulla carta l’avvio della produzione è stimata a partire dal 2027, un anno dopo il programma originariamente previsto.
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L’idrogeno sarà generato mediante la tecnologia CCS di Johnson Matthey e messo a disposizione della raffineria stessa e di clienti industriali. Al momento Tata Chemicals, Encirc e Pilkington Glass sono tra quelli che hanno già siglato accordi di fornitura.
Tra i partner del progetto vi è anche Eni che metterà a disposizione l’anidride carbonica immagazzinata dei propri depositi offshore nel Mare d’Irlanda.
“Siamo lieti che all’impianto di produzione di idrogeno a basse emissioni di gassare HyNet sia stata data la bandiera verde per iniziare la costruzione” – ha commentato David Parkin, direttore di HyNet – “L’impianto fornirà idrogeno prodotto localmente all’industria in tutta la regione, consentendo loro di passare il loro combustibile a un’alternativa a basse emissioni di carbonio”.
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