Uno studio condotto dalla Community Idrogeno di The European House – Ambrosetti ha rivelato che ad oggi nel nostro paese i progetti di produzione avviati sono al momento solo 13, un numero di molto inferiore ad altri Paesi Europei e circa 15 volte meno della Germania.
In Italia l’idrogeno ha il potenziale di soddisfare il 25% dei consumi energetici nazionali entro il 2050 e generare un valore cumulato di produzione da 890 e 1.500 miliardi di euro e da 320.000 a 540.000 nuovi posti di lavoro. La filiera italiana è inoltre prima in Europa per quote di mercato in ambito termico e seconda in ambito meccanico.
Dal Pnrr sono previsti 3,19 miliardi di euro per l’idrogeno, ma, secondo Ambrosetti, oltre a ritardi nell’avvio dei progetti e criticità organizzative da superare, vi è difficoltà nel sostenere le aziende nella definizione di modelli di business in grado di coniugare sostenibilità climatica ed economica.
L’analisi della Community Idrogeno di The European House – Ambrosetti indica la necessità di una strategia nazionale sull’idrogeno che promuova il principio della neutralità tecnologica e favorisca il dialogo fra filiere e istituzioni, incentivi l’uso dell’idrogeno dove è già presente (petrolchimico) e dove l’elettrificazione non è praticabile (trasporti pesanti e industria), favorendo la nascita di filiere tecnologiche in Italia.