
Benninghoven (Wirtgen Group) e Veidekke stanno rivoluzionando la produzione dell’asfalto con soluzioni innovative e sostenibili, in particolare grazie ai bruciatori MULTI JET in grado di funzionare al 100% con idrogeno verde.
Nonostante l’attuale limitata disponibilità di idrogeno, i due partner considerano l’investimento una scelta strategica e a basso rischio, grazie alla flessibilità del sistema integrato Benninghoven, che permette una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nella costruzione stradale — responsabile fino al 45% delle emissioni complessive del settore.
Il sistema include:
- Un bruciatore Multifuel;
- Un sistema di alimentazione dotato di un percorso di regolazione brevettato, capace di ridurre la pressione dell’idrogeno da 350 bar al valore operativo di 1,3 bar;
- Sistema di controllo intelligente;
- Componenti dell’impianto specificamente adattati al funzionamento con idrogeno.
La soluzione si collega direttamente alla fonte di idrogeno, offrendo massima flessibilità nell’impiego di diverse modalità di approvvigionamento: rimorchi, reti di distribuzione o elettrolizzatori decentralizzati.
“Se si considera il ciclo completo di costruzione stradale, il 45 % di tutte le emissioni di CO₂ nella costruzione stradale deriva dall’impianto di miscelazione dell’asfalto. L’energia elettrica necessaria, così come quella per il funzionamento delle pale gommate, è praticamente trascurabile. Alla fine, il 41 %, delle emissioni è causato dal processo di combustione. Il bruciatore rappresenta pertanto la variabile più importante per la riduzione di queste emissioni”.
Le tecnologie per bruciatori sviluppate da Benninghoven sono compatibili sia con impianti di nuova costruzione sia con strutture esistenti, inclusi quelli realizzati da altri costruttori.
Un esempio concreto è rappresentato da Veidekke, che utilizza con successo il bruciatore Benninghoven in un impianto di terze parti.
Questa versatilità consente ai gestori di aggiornare in qualsiasi momento le proprie infrastrutture con soluzioni all’avanguardia, contribuendo a una produzione di asfalto più efficiente e sostenibile e garantendo al contempo maggiore sicurezza operativa nel lungo periodo.


Dal prototipo al progetto pilota e oltre
Benninghoven e Veidekke hanno avviato il Progetto Idrogeno nell’autunno 2021, dando il via a una stretta collaborazione tecnologica.
Sin dalla prima fase, i partner hanno condotto un’analisi approfondita delle condizioni tecniche, dei costi e delle potenzialità, individuando già in fase concettuale le misure necessarie per integrare l’idrogeno negli impianti.
Hanno sviluppato un concept iniziale per il sistema a idrogeno e il relativo bruciatore, validandolo successivamente attraverso varie simulazioni. Poiché l’affidabilità delle simulazioni dipende dalle ipotesi di base, durante la fase di costruzione hanno progettato nel dettaglio non solo il bruciatore ma anche tutte le apparecchiature operative correlate.
Leggi anche: Italgas e Gaxa forniranno idrogeno verde allo stabilimento Granarolo in Sardegna.
Previsto per la primavera 2023, il primo test ha subito un rallentamento a causa della mancanza di sistemi di alimentazione adeguati per garantire il flusso di idrogeno. Benninghoven ha però risolto il problema con un collaudo interno che ha permesso di procedere al test sul campo in Norvegia.
Nell’ottobre 2023, il team ha installato il bruciatore nell’impianto di Kristiansund affrontando condizioni estreme, tra pioggia gelata e temperature sottozero. Nonostante le difficoltà, il bruciatore ha funzionato perfettamente fin dal primo avvio, permettendo di produrre già migliaia di tonnellate di asfalto esclusivamente con idrogeno.
Nel 2024, anche l’impianto di Ålesund è entrato in funzione per testare il processo in condizioni diverse e verificarne l’affidabilità. Questa fase ha rappresentato un passo decisivo verso la produzione in serie.
E il progetto prosegue: entro la fine del 2025, Veidekke prevede di attivare un nuovo impianto alimentato a idrogeno.
