Un alto dirigente Hyundai ha recentemente dichiarato ai media giapponesi che il gruppo prevede di avviare entro quest’anno la produzione su larga scala della sua Nexo 2025 a idrogeno in Europa e Nord America.
“Abbiamo in programma di iniziare la produzione di massa in Europa e Nord America quest’anno e, dopo la certificazione locale, le vendite in Europa inizieranno nella prima metà del prossimo anno“, ha dichiarato il vicepresidente Jeong Yoo-seok ai giornalisti al Japan Mobility Show di Tokyo. “Ci stiamo concentrando su quattro regioni con un’infrastruttura dell’idrogeno relativamente ben consolidata – Stati Uniti, Europa, Cina e Corea – considerando anche altri mercati nell’Asia-Pacifico e in Australia“.
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L’obiettivo è raggiungere le 11.000 unità vendute a livello globale entro la fine del 2026, un traguardo sicuramente molto ambizioso – nel 2024 sono stati venduti solo 12.866 veicoli FCEV in tutto il mondo – sostenuto dai risultati positivi ottenuti in Corea del Sud nei primi tre mesi di commercializzazione: 3.493 veicoli distribuiti tra 1.001 a luglio, 1.203 ad agosto e 1.289 a settembre.

Nexo 2025 rappresenta il fiore all’occhiello della casa automobilistica sudcoreana in termini di innovazione, sicurezza e design. I serbatoi in fibra di carbonio rinforzati sono sei volte più resistenti dei tradizionali modelli in acciaio e possono immagazzinare fino a 6,69 Kg di idrogeno a una pressione di 700 bar. Il nuovo stack di celle a combustibile da 150 kW offre prestazioni ottimizzate anche a basse temperature, migliorando la guidabilità in condizioni invernali e garantendo un funzionamento affidabile durante tutto l’anno. La Hyundai Nexo 2025 può percorrere fino a 826 Km con un solo pieno di idrogeno, effettuabile in 5 minuti.
Alla fine di ottobre, il gruppo ha celebrato l’avvio dei lavori per il nuovo stabilimento in Corea del Sud, destinato alla produzione di celle a combustibile ed elettrolizzatori PEM. Il progetto, dal valore superiore ai 500 milioni di euro, sorgerà su un’area di 43.000 m² e, nella sua fase iniziale, sarà in grado di produrre fino a 30.000 celle a combustibile all’anno, destinate a molteplici applicazioni: dai veicoli leggeri al trasporto pesante su gomma, passando per la navigazione marittima e le macchine da costruzione.








