
Nella regione dello Champagne, in Francia, Haffner Energy ha messo in funzione il primo impianto al mondo per la produzione di idrogeno tramite termolisi della biomassa solida.
Questa soluzione consente di generare idrogeno rinnovabile a un costo sostanzialmente inferiore rispetto ai metodi convenzionali, garantendo al contempo un’impronta carbonica negativa.
L’impianto sorge all’interno del centro di produzione, ricerca e formazione di Marolles. La capacità produttiva del sito sarà di 15 Kg di idrogeno all’ora, inizialmente limitata ad 11 Kg/h a causa dell’attuale apparecchiatura di purificazione PSA (Pressure Swing Adsorption).
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Nei prossimi mesi Haffner sostituirà questa apparecchiatura con un nuovo PSA, progettato specificamente per raggiungere i 15 Kg/h. Accoppiato con un compressore da 35 bar di pressione, l’unità PSA alimenterà una stazione di rifornimento modello H14 fornita da HRS.
Attualmente l’unità genera idrogeno rinnovabile a 8 bar di pressione che a partire dalla seconda metà del 2025 sarà commercializzato per servire i mercati della mobilità e dell’industria pesante. L’obiettivo è di arrivare a produrre ogni anno 120 tonnellate di idrogeno per la mobilità.
Per questo Haffner ha già firmato un Memorandum d’intesa per la fornitura di 90 tonnellate di idrogeno all’anno principalmente per applicazioni di mobilità.
Termolisi da biomassa solida
Haffner Energy ritiene che questa tecnologia abbia tutte le potenzialità per espandersi nel mercato francese e in quelli globali accelerando lo sviluppo commerciale dell’idrogeno rinnovabile nelle industrie.
L’idrogeno da termolisi delle biomasse è significativamente più economico da produrre rispetto all’idrogeno proveniente dall’elettrolisi dell’acqua grazie ai bassi costi dell’energia primaria (<30€/MWh e spesso anche <20€/MWh, rispetto ai >70€/MWh per l’elettricità decarbonizzata) e all’efficienza energetica ottimale (generalmente >70%).
A differenza dell’elettrolisi, la termolisi dipende minimamente dalla disponibilità e dal costo dell’elettricità, garantendo una produzione stabile e prevedibile.
E’ in grado di utilizzare varie biomasse residue, in particolare dall’agricoltura, garantendo una maggiore autonomia e resilienza contro le fluttuazioni del mercato delle materie prime, espandendo al contempo in modo significativo le risorse disponibili.
Anche rispetto all’idrogeno grigio, il processo di termolisi si dimostra già oggi una soluzione economicamente competitiva per installazioni di 20 MW e oltre, una sfida ancora irrealizzabile con le tecnologie alternative secondo Haffner.
Philippe Haffner, co-fondatore e CEO: “Raggiungere la produzione continua di idrogeno verde competitivo è un passo decisivo. Attualmente, l’industria deve affrontare ritardi significativi a causa del costo eccessivo dell’idrogeno decarbonizzato. Siamo fiduciosi che la nostra soluzione accelererà l’adozione dell’idrogeno rinnovabile e migliorerà la competitività del settore. Voglio congratularmi con il team di Haffner Energy e i nostri partner per questo straordinario risultato, che ha inaugurato l’azienda in una nuova era“.
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