In data odierna, il primo velivolo con equipaggio al mondo alimentato da idrogeno liquefatto ha sorvolato per più di dieci minuti i cieli di Mariborn, in Slovenia.
Questo importante traguardo è stato raggiunto dalla tedesca H2FLY con il suo prototipo HY4, un aereo dimostrativo dotato di un serbatoio in alluminio per idrogeno liquido e di una cella a combustibile PEM da 120 kW.
L’idrogeno impiegato come carburante è stato prodotto dal partner del progetto Air Liquide presso il suo impianto di liquefazione francese.
Dopo oltre 110 voli di prova alimentati con idrogeno gassoso, si stima che il sistema liquido abbia raddoppiato l’autonomia dell’HY4 da 750 km a 1.500 km. H2FLY confida di raggiungere un’autonomia di circa otto ore nei prossimi test.
Rispetto allo stoccaggio pressurizzato dell’idrogeno gassoso (GH2), l’uso dell’idrogeno liquefatto criogenico (LH2) consente pesi e volumi dei serbatoi significativamente inferiori, garantendo una maggiore autonomia e carico utile.
“Questo risultato segna uno spartiacque nell’uso dell’idrogeno per alimentare gli aerei. Insieme ai nostri partner, abbiamo dimostrato la fattibilità dell’idrogeno liquido per supportare il volo senza emissioni a medio e lungo raggio”, ha dichiarato il professor Josef Kallo, co-fondatore di H2FLY. “Ora non vediamo l’ora di ampliare la nostra tecnologia per aerei regionali e altre applicazioni, iniziando la missione fondamentale di decarbonizzazione dell’aviazione commerciale”.
Il prossimo anno, H2FLY aprirà il suo Hydrogen Aviation Center presso l’aeroporto di Stoccarda, cofinanziato dal Ministero dei trasporti del Baden Württemberg. Il Centro diventerà un punto strategico per il futuro dell’industria aeronautica europea e della sua economia dell’idrogeno, fornendo strutture per l’integrazione di aeromobili a celle a combustibile e infrastrutture per l’idrogeno liquido.