Prosegue la collaborazione tra H2Energy e le principali Università italiane nel campo della ricerca e sviluppo di tecnologie sostenibili all’avanguardia.
Nei propri laboratori, sotto la direzione del R&D Manager Massimiliano Boccia, l’azienda ha avviato lo studio di nuove formulazioni per migliorare la funzionalità dei catalizzatori di nuova generazione e produrre idrogeno verde.
Un esempio, è la tecnologia proprietaria AMSE – Alkaline Membrane Solid Electrolyte in grado di produrre fino a 200 kW. Questa soluzione, priva di metalli preziosi, offre un notevole risparmio di costi, facilità di utilizzo e di manutenzione nella produzione di idrogeno verde.
Da un anno a questa parte H2Energy sta conducendo in collaborazione di UNIGENOVA un progetto per lo sviluppo di un nuovo catalizzatore per la produzione di ossigeno, ovvero una delle due fasi della generazione di idrogeno da elettrolisi.
Al progetto, per il quale H2Energy ha cofinanziato un dottorato di ricerca sfruttando i fondi stanziati dal Pnrr, lavorano Antonio Comite del Dipartimento di Chimica Industriale e la la ricercatrice indiana e dottoranda Neethu Varghese, esperta in scienza dei materiali e catalisi.
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“Il nostro gruppo di ricerca è impegnato da sempre nella ricerca e sviluppo di processi sostenibili” – ha dichiarato Antonio Comite – “In particolare noi lavoriamo sul tema dell’idrogeno oltre che sul tema correlato della cattura e uso della CO2“.
“Da diversi anni abbiamo svolto ricerche sia nell’ambito di collaborazioni industriali che di progetti europei sulla separazione di idrogeno con membrane ad elevate temperature, sullo sviluppo di catalizzatori e reattori a membrana per la produzione di idrogeno mediante dry reforming e per la conversione di CO2 mediante idrogenazione a gas di sintesi o metano“.
“Consideriamo la collaborazione nell’ambito di un dottorato di ricerca con un’azienda come H2Energy molto importante in quanto ci permette di creare una sinergia fruttuosa tra ricerca fondamentale, applicata e industriale su temi sulla transizione energetica che sono molto importanti per il nostro Paese”.
Neethu Varghese, ha spiegato: “Durante il mio dottorato, condurrò ricerche nel laboratorio di H2Energy per sei mesi. L’anno prossimo passerò anche sei mesi alla NTNU in Norvegia, lavorando con il Prof. Svein Sunde, esperto di elettrolizzatori AEM“.
“Lavoro allo sviluppo di elettrocatalizzatori più performanti e duraturi per migliorare l’efficienza della Reazione di Evoluzione dell’Ossigeno (OER). Sintetizzo nuovi elettrocatalizzatori nel laboratorio di Membrane e Processi a Membrana presso l’Università di Genova e testo la loro attività elettrocatalitica nel laboratorio di ricerca di H2Energy“.