Il governo tedesco presenterà a breve un serie di gare d’appalto per la realizzazione di nuove centrali elettriche a idrogeno. L’obiettivo è quello di raggiungere un massimo di 23,8 GW di centrali entro il 2035, così suddivise: 8,8 GW di impianti sin da subito H2 Ready e 15 GW in grado di utilizzare temporaneamente gas naturale, in attesa del collegamento con la rete idrogeno in via di sviluppo.
Ad annunciarlo è stato il vicecancelliere Robert Habeck: “Un settore elettrico a impatto climatico zero è il pilastro fondamentale per la decarbonizzazione di tutti gli altri settori, poiché questi consumeranno più elettricità in futuro di quanto non facciano oggi. I pilastri principali per la decarbonizzazione sono le energie rinnovabili, la flessibilità del sistema e lo stoccaggio, ma anche le centrali elettriche controllabili per alcune ore dell’anno. La conversione e la decarbonizzazione delle centrali elettriche fossili è quindi il prossimo passo importante”.
Secondo il Ministero degli Affari Economici tedesco ci saranno tre tipi di gare: “sprinter”, ibride e H2 Ready.
Le centrali elettriche “sprinter” genereranno elettricità dall’idrogeno verde. “Questo concetto è rivolto a luoghi in cui esiste una connessione all’infrastruttura, come un grande impianto di stoccaggio di idrogeno o ammoniaca, a una rete regionale o a un cluster di idrogeno o un’opportunità di importare idrogeno o ammoniaca, è disponibile relativamente presto“, spiega il Ministero.
Le centrali ibride combineranno energia eolica e solare con lo stoccaggio locale di idrogeno e una centrale elettrica H2, “con conseguente generazione di elettricità rinnovabile basata sull’idrogeno verde“.
Le centrali H2 Ready, infine, saranno inizialmente alimentate a gas naturale per un periodo di tempo chiaramente limitato e “dovranno essere convertite all’idrogeno entro il 2035″.