Via libera da parte della Giunta Regionale del FVG al progetto per lo smantellamento e il recupero della centrale a carbone di Monfalcone, attraverso la realizzazione di un innovativo impianto a ciclo combinato alimentato a idrogeno verde.
Con l’ok da parte della Giunta la palla passa ora al governatore Fedriga e ai vertici di A2A Energiefuture spa, pronta a ristorare il territorio, nell’ambito di questa iniziativa, con 19,5 milioni di euro in opere.
“Dopo la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola, con la dismissione di questa struttura, che emetteva 2 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera, andremo di fatto a decarbonizzare l’intero golfo di Trieste“, ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro.
“L’innovativo impianto a ciclo combinato alimentato a gas di Monfalcone renderà concreto il processo di decarbonizzazione previsto dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima – spiega Scoccimarro – Grazie a questo intervento atteso a lungo avremo infatti un miglioramento sostanziale dell’efficienza della centrale, raggiungendo un rendimento elettrico del 62,3% rispetto al 36,4% dei due gruppi a carbone attualmente in esercizio“.
In base alle previsioni, le emissioni di anidride carbonica saranno ridotte di quasi un terzo in linea con il protocollo d’intesa firmato tra A2A e Snam per lo sviluppo dell’utilizzo dell’idrogeno nell’ambito della decarbonizzazione in Italia e con la Hydrogen Strategy europea, che consentirà alla struttura termoelettrica di funzionare con un mix di idrogeno (70% gas metano, 30% idrogeno) immesso in rete da Snam, con un conseguente risparmio di CO2, su un esercizio teorico di 8.760 ore, pari a circa 266.500 t/anno.