Dal primo settembre al ventisei dello stesso mese, la Regione Friuli Venezia Giulia aprirà un nuovo bando per progetti di ricerca in ambito idrogeno verde che saranno sviluppati all’interno delle nuove infrastrutture scientifiche attualmente in fase di realizzazione nella regione.
Un investimento di 4,7 milioni di euro che mira a trasformare il Friuli Venezia Giulia in un centro di competenza riconosciuto a livello europeo sull’idrogeno, in grado di connettere la ricerca regionale alle imprese e agli altri centri di ricerca internazionali.
L’iniziativa prevede il coinvolgimento di oltre 20 ricercatori altamente qualificati, che opereranno negli enti regionali e in sinergia con università e centri di ricerca impegnati anche nel progetto NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley.
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I progetti selezionati, che potranno durare fino a un massimo di 48 mesi, dovranno essere presentati tra il primo e il ventisei settembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma “Istanze Online”.
“Quello che era partito come un investimento contenuto entro la cornice di un piccolo bando europeo, oggi si sta sviluppando in una piattaforma strategica essenziale sull’idrogeno rinnovabile. Dopo l’investimento sulle infrastrutture, la Regione espande la visione al potenziamento del capitale umano“, ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, istruzione e ricerca Alessia Rosolen.
Ad oggi sono cinque i poli di ricerca specializzati in via di realizzazione:
- FUSE – Open Infrastructure on Future Underground Hydrogen Storage: Coordinato dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS) con la collaborazione delle Università di Udine e Trieste;
- I-CAMPUS-H2: Infrastruttura di ricerca per la caratterizzazione analitica di materiali e processi ad uso strategico H2, guidata dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) con Area Science Park ed Elettra – Sincrotrone Trieste;
- H2SmartLab: Infrastruttura di ricerca per l’idrogeno rinnovabile e tecnologie intelligenti e resilienti, capofila Area Science Park insieme a SISSA e Università di Trieste;
- E4H2 – Efficiency for Hydrogen: Coordinato dall’Università di Trieste in collaborazione con quella di Udine; e infine l’Infrastruttura per lo sviluppo di materiali e processi avanzati per la transizione energetica nella filiera Idrogeno, sotto la guida dell’Università di Udine con il supporto dell’Università di Trieste.
“Il nuovo avviso – ha specificato Rosolen – punta a finanziare progetti che sfruttino appieno le potenzialità di queste infrastrutture, favorendo l’innovazione lungo tutta la filiera dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione alle tecnologie di stoccaggio e trasporto, fino alle celle a combustibile e ai sistemi intelligenti per la gestione integrata delle infrastrutture. Potranno candidarsi a ricevere il finanziamento i soggetti già coinvolti nelle infrastrutture citate: OGS, Università di Udine, Università di Trieste, CNR – IOM, Area Science Park, Elettra – Sincrotrone Trieste e SISSA“.