In data 12 Giugno la Commissione Europea ha annunciato che il bilancio per la seconda asta della European Hydrogen Bank fissata al prossimo autunno ammonterà a 1,2 miliardi di Euro, ovvero un miliardo in meno rispetto a quanto annunciato nel Settembre 2022.
Per Jorgo Chatzimarkakis, CEO di Hydrogen Europe, la speranza è che la somma restante sia assegnata alla prossima asta per garantire che i progetti continuino a ricevere questo supporto tanto necessario per essere operativi entro il 2030 e contribuire a raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici 2030.
L’obiettivo principale della European Hydrogen Bank è quello di sbloccare gli investimenti privati nelle catene del valore dell’idrogeno, sia all’interno dell’UE che a livello mondiale, creando così un mercato iniziale per l’idrogeno rinnovabile.
Lo scorso Aprile 2024, delle 132 offerte presentate la prima asta ha assegnato circa 720 milioni di Euro a 7 progetti europei di idrogeno verde, dislocati in Finlandia, Spagna, Portogallo e Norvegia.
Questi progetti mirano a produrre 1,58 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile in dieci anni, prevenendo l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate di CO2.
Secondo Hydrogen Europe, che ha recentemente partecipato alla consultazione pubblica sui termini e le condizioni della prossima asta, i punti chiave da seguire saranno i seguenti:
- Mantenere un periodo di 5 anni per la messa in servizio;
- Diventare più flessibili in materia di aiuti per accelerare la decarbonizzazione dell’economia;
- Garantire un sostegno finanziario europeo alla catena del valore della tecnologia europea. L’introduzione di criteri di resilienza per preservare un ruolo chiave per le tecnologie e i componenti realizzati in Europa contribuirebbe a garantire la competitività della catena del valore europea.
La seconda asta beneficerà degli insegnamenti tratti dal primo round pilota e consulterà maggiormente le parti interessate prima di lanciare la prossima asta.
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