Gli Emirati Arabi Uniti hanno ufficialmente approvato la nuova strategia nazionale sull’idrogeno.
Entro il 2030 il governo degli EAU investirà tra i 40,8 e i 54,4 miliardi di dollari in tutto il settore energetico con l’obiettivo di triplicare la propria capacità rinnovabile nei prossimi sette-otto anni.
In questo periodo il paese prevede di posizionarsi tra i principali produttori ed esportatori globali di idrogeno low carbon, sviluppando nuove catene di approvvigionamento, realizzando Hub di idrogeno rinnovabile e fondando un centro nazionale di ricerca e sviluppo.
L’obiettivo, nello specifico, è quello di produrre circa 1,4 milioni di tonnellate di H2 verde all’anno entro il 2031 e 15 milioni di tonnellate entro il 2050.
“La strategia contribuisce a promuovere il mercato interno, sviluppando un quadro normativo e politiche che sostengano l’idrogeno come combustibile sostenibile per il futuro, rafforzando la collaborazione regionale e rafforzando gli investimenti in ricerca e sviluppo“, ha affermato Sharif Al Olama, sottosegretario per l’energia e gli affari petroliferi presso il ministero dell’energia e delle infrastrutture.
L’idrogeno prodotto negli Hub nazionali sarà usato per ridurre le emissioni del 25% (entro il 2030) nei settori quali l’industria pesante, il trasporto stradale, marittimo e l’aviazione.
A marzo, gli Emirati Arabi Uniti avevano circa 28 progetti di idrogeno verde e blu, sette dei quali avevano raggiunto la decisione finale di investimento, secondo le dichiarazioni fatte dai funzionari alla conferenza World Hydrogen MENA all’inizio di quest’anno.