Un team di ricercatori dell’Università inglese di Surrey ha scoperto un nuovo metodo di conversione diretta del metano in idrogeno attraverso l’uso di nanocarboni decorati, come catalizzatori senza metalli.
I nanocarboni sono una categoria di materiali carboniosi con almeno una dimensione dell’ordine dei nanometri e le loro funzionalità sono fortemente influenzate dalle loro dimensioni. Alcuni esempi di tali materiali sono il grafene, i nanotubi, i carboni mesoporosi e il fullerene.
Il team di ricercatori, guidato dal dottor Marco Sacchi, ha individuato che i nanocarburi con azoto sono quelli con il più alto livello prestazionale nella produzione di idrogeno ad alte temperature. Questi, inoltre, vantano una forte resistenza all’avvelenamento da carbonio, un problema assai diffuso con i catalizzatori in processi di questo tipo.
“I nostri risultati – ha dichiarato il ricercatore Neubi Xavier Jr – suggeriscono che l’utilizzo di nanocarboni decorati con bordi come catalizzatori potrebbe essere un punto di svolta per l’industria dell’idrogeno, offrendo un’alternativa economica e sostenibile ai tradizionali catalizzatori metallici. Allo stesso tempo, questo processo elimina il metano, che è un combustibile fossile coinvolto nel riscaldamento globale“.
Il Dottor Marco Sacchi, a capo del team di ricerca, ha specificato: “Una delle maggiori sfide con i catalizzatori per la produzione di idrogeno è che possono essere avvelenati dal carbonio. Ma il nostro studio ha scoperto che i nanocarburi drogati con azoto e fosforo sono piuttosto resistenti a questo problema. Questo è un enorme passo avanti per la produzione sostenibile di idrogeno“.
Di seguito riportiamo il link allo studio completo.
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