Secondo l’ultimo rapporto World Energy Market Observatory di Capgemini, la prestigiosissima società di consulenza internazionale, il numero delle major attive nella produzione di rinnovabili sarà piu’ che raddoppiato entro al fine del decennio, ma gli investimenti necessari per la transizione energetica non saranno sufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La società di consulenza punta a quattro supermajor rinnovabili esistenti oggi, che si sono tutte spostate in anticipo dal dominio dei combustibili fossili, sfruttando il supporto normativo e investendo massicciamente nelle rinnovabili con scelte chiare su tecnologie e aree geografiche: Enel, Iberdrola, Orsted e l’unica società extra europea in questo gruppo , NextEra.
“Il nostro sondaggio mostra che queste organizzazioni rimarranno major e potrebbero essere affiancate da altre due o tre major oil & gas, (in particolare le europee TotalEnergies, BP e Shell) nonché una o due utility che desiderano accelerare in modo significativo lungo questa direzione e unirsi al gruppo, p.e. Engie“, afferma il rapporto.
Le tre supermajor sopra citate hanno aperto la strada alla pianificazione di un enorme aumento degli investimenti nelle rinnovabili e nella transizione energetica, anche se tutti si aspettano ancora di ottenere la maggior parte dei propri ricavi dal petrolio e gas per il prossimo futuro.
È probabile che Enel mantenga il suo primato globale nell’energia verde, raggiungendo probabilmente più di 90 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2030, seguita da TotalEnergies con oltre 70 GW e Iberdrola con 60 GW, ha affermato Capgemini, indicando i dati di Eurostat. NextEra ha visto aumentare la sua capacità di generazione di energie rinnovabili oltre i 50 GW, Engie a 50 GW e BP vicino a quella cifra di capacità.
Capgemini sottolinea inoltre che, secondo la IEA – Agenzia internazionale per l’energia, la spesa per reti elettriche obsolete raddoppierà nel prossimo decennio, con fino a 400 miliardi di dollari all’anno da investire nelle reti elettriche tra il 2025 e il 2030.