AquaVentus e Hydrogen Scotland hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per studiare la creazione di un corridoio dell’idrogeno verde tra l’offshore della Scozia e la Germania.
L’obiettivo dei partner è quello di “espandere la produzione, il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno, sostenendo al contempo lo sviluppo del mercato europeo dell’idrogeno”.
“La Scozia è in una posizione unica per diventare un esportatore leader di idrogeno verde grazie al suo vasto potenziale eolico offshore e onshore“, ha dichiarato Nigel Holmes, CEO di Hydrogen Scotland. “Lavorando a stretto contatto con AquaVentus, stiamo costruendo un ponte attraverso il Mare del Nord, non solo tra due Paesi, ma per un vero mercato europeo dell’idrogeno“.
La Scozia vuole affermarsi come uno dei futuri leader nell’export di idrogeno verde, puntando a produrre fino a 3,3 milioni di tonnellate entro il 2045. Parallelamente, la Germania sta pianificando il proprio approvvigionamento energetico, stimando che entro il 2030 le importazioni copriranno tra il 50% e il 70% della domanda nazionale di idrogeno, pari a circa 2,3 milioni di tonnellate.
Un elemento chiave sarà rappresentato dalle infrastrutture di nuova generazione, come l’ambizioso progetto AquaDuctus: il gasdotto progettato per convogliare l’idrogeno verde prodotto nel Mare del Nord – fino a 1 milione di tonnellate all’anno – direttamente verso la Germania.
L’infrastruttura adotterà un modello ibrido “tubi e fili”, che garantirà ai parchi eolici offshore la flessibilità di immettere energia elettrica nella rete oppure convertirla in idrogeno da trasportare attraverso il gasdotto.
All’iniziativa partecipano Shell, RWE, GASCADE, Gasunie, Ørsted, Siemens Gamesa, Vestas, Vattenfall e altri attori chiave del settore energetico.