Nel 2022 l’Unione Europea e la Namibia avevano siglato un Memorandum volto a costituire un partenariato strategico sull’idrogeno, le rinnovabili e sulla transizione energetica.
Oggi, in occasione dell’incontro tra Ursula von der Leyen e Hage Geingob, il presidente della Namibia, al forum Global Gateway di Bruxelles, la tabella di marcia per il partenariato è stata finalmente approvata per il prossimo periodo 2023-2025.
Le azioni previste dalla tabella di marcia seguono i sei pilastri del memorandum d’intesa:
- Integrazione delle catene del valore, anche collaborando con l’industria per individuare, promuovere e facilitare la cooperazione nell’esplorazione e nello sviluppo commerciale di progetti relativi a materie prime critiche.
- Cooperazione per sfruttare i criteri ambientali, sociali e di governance, anche attraverso la mappatura e la valutazione delle miniere abbandonate e il sostegno alla Namibia nell’uso di metodi di osservazione della Terra e di telerilevamento per l’esplorazione delle risorse, la pianificazione e la gestione dell’uso del suolo.
- Mobilitare finanziamenti per infrastrutture soft e hard, anche per progetti selezionati di estrazione mineraria, raffinazione e trasformazione di minerali verdi (acqua, ferrovie, energie rinnovabili) e per il potenziamento dei principali corridoi di trasporto (porti, ferrovie, strade).
- Sviluppo delle capacità, formazione e sviluppo delle competenze, compresa l’individuazione delle esigenze in materia di formazione e competenze lungo le catene del valore delle materie prime e dell’idrogeno verde e il miglioramento della pertinente offerta di formazione tecnica e professionale da parte di Team Europa in cooperazione con l’industria.
- Cooperazione in materia di ricerca e innovazione, compresa l’agevolazione di studi e progetti di ricerca congiunti e la creazione di reti di ricerca e imprese lungo l’intera catena del valore delle materie prime critiche.
- Allineamento normativo, compreso il sostegno alla Namibia nello sviluppo di una strategia nazionale per le materie prime critiche e l’emanazione di una legge sui combustibili sintetici per creare un ambiente favorevole all’industria dell’idrogeno e dei combustibili sintetici e garantire la compatibilità con i carburanti, la certificazione e gli standard verdi internazionali.
Il presidente della Namibia, Hage Geingob, ha dichiarato: “La Namibia riconosce che le sue risorse di energia rinnovabile di livello mondiale forniscono una solida base su cui costruiremo una base industriale verde sostenibile e di grande impatto. La Namibia è inoltre consapevole del fatto che, per cogliere appieno l’opportunità a portata di mano, dovremo mobilitare capitali idonei allo scopo che valutino adeguatamente il rischio al fine di ottimizzare il costo di tale capitale. Si tratta di un elemento chiave che costituirà la pietra angolare di questo partenariato trasformativo con l’UE.”
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Grazie al suo abbondante potenziale di energia rinnovabile, la Namibia sta diventando all’avanguardia nel settore dell’idrogeno verde. L’UE è orgogliosa di essere un partner in questo percorso di trasformazione verso l’industrializzazione verde. Insieme possiamo decarbonizzare ulteriormente le nostre economie, creare posti di lavoro e garantire un futuro più prospero e più verde per le nostre società.”