
Mancano poche ore all’apertura dei cancelli che daranno il via alla quarta edizione della Hydrogen Expo, in programma dal 21 al 23 Maggio a Piacenza.
Con oltre 140 espositori internazionali, il supporto di 36 Sponsor e Associazioni di categoria e 5 Patrocini Istituzionali, la Hydrogen Expo si conferma come la più importante mostra-convegno italiana – e tra le principali a livello europeo – interamente dedicata alle tecnologie per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno.
Guarda il programma dei convegni: Le conferenze – HYDROGEN EXPO.
Innovazione, confronto e sinergia saranno i cardini di questa tre giorni, che riunirà esperti e professionisti del settore per favorire lo sviluppo e la crescita di un comparto strategico per il futuro energetico del nostro Paese.
Come da tradizione, oltre all’immancabile Gala Dinner alla Galleria Alberoni di Piacenza, è confermata anche a questa edizione la cerimonia degli IHTA – Italian Hydrogen Technology Awards, i premi di categoria dedicati alle eccellenze che operano nel campo dell’idrogeno, a livello nazionale ed internazionale. L’evento si terrà Giovedì 22 Maggio a partire dalle ore 17.00 nel Padiglione Uno di Piacenza Expo.
A conferma della sua crescente importanza nel panorama fieristico nazionale, la Hydrogen Expo 2025 vedrà numerose aziende protagoniste nel presentare le proprie innovazioni di mercato, alcune delle quali in anteprima assoluta. Per accompagnare i visitatori alla scoperta di queste innovazioni, abbiamo preparato una guida pratica e intuitiva, mettendo in evidenza alcune delle proposte più interessanti.
Indice
- 2G Italia
- Bluenergy Revolution
- Comau
- COAX
- Danfoss
- ErreDue
- GE Srl
- Henkel
- Hydroalp
- Hydrocell
- ILT Energia
- Isotta Fraschini Motori
- Ital Control Meters
- Lauda
- Omal
- Pure Energy Hydrogen
- Simplifhy
- Trelleborg
2G Italia

La transizione energetica è certamente un pilastro fondamentale della strategia di 2G Energy, che quest’anno celebra 30 anni di attività con una presenza significativa alla Hydrogen Expo 2025.
In occasione dell’evento, l’azienda porta la testimonianza di uno dei suoi più recenti progetti di ricerca applicata: la conversione di un impianto di cogenerazione esistente, trasformato da un sistema alimentato a gas a uno a idrogeno.
L’impianto protagonista del progetto di conversione è un cogeneratore a gas naturale preesistente con una capacità elettrica di 250 kW, installato presso l’OTH di Amberg (prestigiosa Università tedesca) nel Marzo 2019 e già impiegato nella ricerca e nell’insegnamento fin dalla sua messa in funzione.
La conversione, realizzata nel Dicembre 2022, si è rivelata meno complessa del previsto grazie all’approccio modulare adottato da 2G nella progettazione dei suoi impianti. L’intervento ha riguardato principalmente la camera di combustione, poiché l’idrogeno, con le sue proprietà fisiche peculiari e la velocità di fiamma superiore, esige un controllo più raffinato della formazione della miscela.
Nel funzionamento a gas naturale, aria e combustibile si miscelano prima del turbo compressore. Per l’idrogeno, invece, si è scelto di introdur lo direttamente nel condotto di aspirazione, a ridosso della camera di combustione. Questa soluzione evita pre-iniezioni indesiderate, garantendo una fiamma stabile ed efficiente anche con un combustibile così diverso dal metano.
Oltre alla camera di combustione, sono stati sostituiti i pistoni, installati iniettori dedicati per l’H e un nuovo turbo compressore. La standardizzazione dei componenti facilita la conversione durante i normali cicli di manutenzione, riducendo i costi aggiuntivi a circa il 10-15% dell’investimento originario. L’impianto, originariamente progettato per 250 kW elettrici, produce ora circa 170 kW a idrogeno, a causa della pressione di combustione leggermente ridotta (circa 14 bar).
Frank Grewe, CTO di 2G Energy AG: “La direzione politica è chiara: abbandonare il gas naturale optando per il biogas e, soprattutto, l’idrogeno. Consideriamo questa direzione come una grande oppor tunità per contribuire in modo significativo alla trasformazione del sistema energetico, sfruttando il potenziale delle nostre migliaia di impianti installati“.
Bluenergy Revolution

Alla Hydrogen Expo 2025, Bluenergy Revolution presenta l’Energy Pack (EP), il più compatto, sicuro e flessibile sistema Power to Gas to Power disponibile sul mercato.
L’EP racchiude tutte le competenze maturate in 10 anni di esperienza nelle tecnologie di produzione idrogeno (con l’elettrolizzatore PEM MOSE), quelle di stoccaggio dell’idrogeno (in particolare allo stato solido con gli idruri metallici HYDOR di METHYDOR) e celle a combustibile (con la fuel cell ZEN, sviluppata da Bluenergy Revolution sull’Engine di Nuvera Fuel Cell).
L’Energy Pack è in grado di essere accoppiato con una fonte di energia rinnovabile per fornire direttamente idrogeno o energia elettrica o calore.
È disponibile in una configurazione da 10 piedi o 20 piedi a seconda delle esigenze per immagazzinare fino a 600 kWh di energia elettrica (o 40 kgH2) con una configurazione da 10 piedi o 3000 kWh (o 180 kgH2) con una configurazione da 20 piedi.
Inoltre, è sempre possibile potenziare lo stoccaggio di H2 in modo sicuro, efficiente e ad alta densità sfruttando l’elevata densità energetica del sistema di stoccaggio dell’idrogeno a idruro metallico.
Comau

Automatizzare l’assemblaggio per rispondere alle crescenti esigenze produttive e garantire una ripetibilità nell’allineamento preciso dei componenti sensibili, riducendo al contempo gli errori umani e migliorando l’efficienza complessiva del processo.
Comau, azienda leader dell’automazione, sta sviluppando numerosi progetti in Europa, Cina e Stati Uniti, per diversi clienti.
Tra questi, una linea di assemblaggio completamente automatizzata per l’impilamento (stacking) di celle a combustibile, affrontando con successo le sfide tecniche legate alla manipolazione e all’allineamento di componenti delicati come Membrane Electrode Assembly (MEA), Gas Diffusion Layer (GDL) e Bipolar Plate (BPP).
Grazie all’impiego di robotica di precisione, sistemi di visione avanzati e presse sincronizzate, Comau garantisce un processo affidabile, ripetibile e sicuro. Inoltre, la soluzione è modulare, scalabile e pronta ad adattarsi all’evoluzione del prodotto.
Un approccio simile è stato adottato anche per lo stacking di celle elettrolitiche, piccole e grande dimensioni, offrendo soluzione flessibili e facilmente industrializzabile. Un caso applicativo di successo risponde a un bisogno di un produttore di celle a combustibile leader in Europa, con una capacità produttiva di 16.000 stack/anno, di varie dimensioni.
La soluzione installata da Comau permette un assemblaggio di celle molto rapido (< 10s), garantendo ripetibilità e un’elevata precisione di allineamento, conforme ai requisiti più stringenti del mercato.
COAX
Nel contesto della transizione energetica, l’idrogeno sta emergendo come uno dei vettori più promettenti per decarbonizzare i settori industriali e della mobilità. Tuttavia, il suo utilizzo comporta sfide specifiche in termini di sicurezza, affidabilità e controllo dei flussi.
In questo scenario, le valvole COAX a pressione bilanciata si distinguono come una soluzione tecnica d’eccellenza per la gestione dell’idrogeno ad alta e media pressione.
Progettazione ottimizzata per gas critici
Le valvole coassiali si caratterizzano per una configurazione lineare, con l’otturatore allineato assialmente al corpo valvola.
Questo design consente un flusso diretto, minimizzando turbolenze e cadute di pressione. L’aggiunta della funzione di bilanciamento della pressione garantisce che le forze agenti sull’otturatore siano equilibrate, riducendo significativamente il momento necessario per la manovra e migliorando la stabilità della regolazione, anche in condizioni di variazione rapida della pressione o portata.
Vantaggi specifici nel controllo dell’idrogeno
- Tenuta e sicurezza superiori
L’idrogeno, per via delle sue molecole molto piccole, è particolarmente difficile da contenere. Le valvole coassiali a pressione bilanciata possono essere equipaggiate con sistemi di tenuta certificati per emissioni fuggitive (Fugitive Emission), garantendo la massima tenuta anche a pressioni elevate.
- Risposta dinamica rapida
Grazie alla cinematica assiale e al basso attrito interno, queste valvole consentono tempi di risposta molto rapidi, caratteristica fondamentale in sistemi automatici di protezione o regolazione fine nei processi con idrogeno.
- Compatibilità con idrogeno ad alta pressione
La robustezza costruttiva e l’elevata capacità di gestione delle sollecitazioni interne le rendono adatte per applicazioni fino a 1000 bar, come nei sistemi di compressione, stoccaggio e rifornimento.
- Riduzione dell’usura e maggiore durabilità
Il bilanciamento della pressione riduce lo stress meccanico sugli organi di tenuta e di movimentazione, allungando la vita utile della valvola e riducendo i costi di manutenzione.
- Compattezza e integrazione
Il design coassiale permette una riduzione degli ingombri rispetto ad altre tecnologie equivalenti, facilitando l’integrazione anche in skid compatti o in applicazioni modulari tipiche dei sistemi a idrogeno.
In un settore in rapida evoluzione come quello dell’idrogeno, l’affidabilità degli elementi di controllo è un requisito non negoziabile. Le valvole coassiali COAX a pressione bilanciata rappresentano una risposta tecnologica all’avanguardia, capace di coniugare precisione, sicurezza e prestazioni in un unico dispositivo, ponendosi come punto di riferimento per impianti moderni e orientati al futuro.
Danfoss
Il nuovo iC7-Hybrid è l’inverter che mancava per essere protagonisti nel percorso verso la transizione energetica. Convertitore intelligente, la scelta più competitiva per integratori di sistemi e OEM nella realizzazione di sistemi di energia pulita.
Estremamente compatto, intelligente e all-in-one, puoi affrontare la transizione energetica green e rimanere un passo avanti rispetto ai concorrenti, rispettando al contempo i tuoi obiettivi in materia di emissioni di CO2.
La versatilità è il punto di forza dell’iC7-Hybrid. Grazie al controllo ultrarapido della conversione di potenza, gestisce senza problemi le rapide dinamiche di conversione della potenza e garantisce stabilità. Grazie all’ottimizzazione per qualsiasi obiettivo di conversione di potenza, è possibile utilizzare reti intelligenti o microreti, reti AC o DC.
iC7-Hybrid offre la soluzione per la conversione di potenza in applicazioni di elettrolisi, energy storage, alimentazione elettrica da terra o navale, processo di elettrolisi dell’idrogeno (P2X).
Scegli software e hardware applicativi più adatti al tuo sistema di elettrificazione:
- Grid Converter per reti intelligenti come grid forming, processo di elettrolisi dell’idrogeno e conversione di potenza AC/DC flessibile
- Convertitore DC/DC, ottimizzato per il collegamento di una fonte energetica a un DC bus
ErreDue
ErreDue offre soluzioni tailor made che si integrano perfettamente in processi produttivi complessi, operanti 24 ore su 24, 360 giorni l’anno.
Contribuire alla transizione energetica europea è una priorità fondamentale per ErreDue. L’azienda gioca un ruolo attivo nella riduzione delle emissioni di carbonio, supportando la creazione di un’economia più sostenibile, allineata agli obiettivi climatici europei.
La partecipazione al mercato europeo consente, inoltre, di stabilire importanti partnership strategiche con altre aziende, istituti di ricerca e governi, favorendo lo sviluppo di tecnologie innovative per progetti su larga scala.
Grazie agli incentivi europei per l’idrogeno, ErreDue ha la possibilità di supportare i propri investimenti e accelerare lo sviluppo di soluzioni per i propri clienti, contribuendo allo stesso tempo a facilitare la conversione dei processi produttivi a basso impatto ambientale.

L’ultima macchina in consegna in Olanda, caratterizzata da una stretta collaborazione con il cliente e un focus sull’efficienza energetica e la sostenibilità, rappresenta un’importante realizzazione nell’ambito della produzione di idrogeno verde.
La società si è avvalsa dell’expertise di ErreDue, di cui è cliente dal 2017, per implementare l’esistente impianto di produzione destinato alla produzione di idrogeno per gli ambiti retail e refuelling dei veicoli e mezzi pesanti.
L’impianto si compone di un’unità di produzione di idrogeno in container da 1,5 MW, di un sistema di raffreddamento esterno e di un sistema di produzione di azoto per il service. A pieno regime l’impianto produrrà oltre 600 Kg di idrogeno al giorno a una pressione di uscita di 30 bar.
Basandosi su sistema modulare “multistack da 250KW”, inoltre, consentirà di ottimizzare la produzione, favorendo lo switch off di una parte dell’impianto, per calibrare in base alla reale disponibilità di potenza elettrica in entrata.
A seconda della diponibilità di potenza potrà quindi essere messo in funzione un quarto, la metà o i tre quarti dell’impianto con il vantaggio di migliorarne le performance e l’efficienza energetica. La produzione di idrogeno verrà interamente alimentata da energia rinnovabile.
L’elettrolizzatore, destinato all’Hydrogen Valley d’Europa, contribuirà alla decarbonizzazione dei processi industriali, della logistica e del trasporto, rifornendo stazioni dedicate ai mezzi pesanti. Il progetto riflette il crescente interesse per soluzioni energetiche sostenibili e la forte domanda di idrogeno verde, confermata dall’aumento di ordini ricevuti da ErreDue.
L’azienda si afferma come attore strategico, offrendo soluzioni innovative per integrare idrogeno, azoto e ossigeno nei processi industriali e nel mix energetico rinnovabile.
GE Srl
Nata nel 2019 come startup, Dronemaster è specializzata in soluzioni basate sull’utilizzo avanzato dei droni, distinguendosi per un approccio pionieristico, con l’obiettivo di fornire tecnologie su misura per le esigenze specifiche di ogni cliente.
Grazie all’integrazione dell’esperienza del gruppo GE Srl, attivo dal 1981 nel settore IT e telecomunicazioni, Dronemaster combina flessibilità e innovazione per offrire servizi altamente specializzati. L’azienda opera sia nel settore pubblico che privato, fornendo soluzioni all’avanguardia in fotogrammetria aerea, termografia, sicurezza, sorveglianza e ispezioni infrastrutturali.
Uno dei punti di forza è il servizio di termografia con droni, che permette di effettuare analisi termiche dettagliate da angolazioni altrimenti difficili da raggiungere con telecamere tradizionali. Questa tecnologia è ampiamente utilizzata in diversi ambiti, tra cui edilizia, infrastrutture, impianti fotovoltaici, ponti, Oil & Gas, ricerca persone e pubblica sicurezza.
Nel 2024, l’azienda ha ottenuto un prestigioso riconoscimento agli Italian Hydrogen Technology Awards (IHTA), vincendo il premio “Sistemi Rilevamento e Droni” nella categoria “Società di servizi”. Il progetto premiato integra droni e tecnologia avanzata per il monitoraggio ambientale, consentendo la creazione di modelli digitali 3D di un’area e il rilevamento in tempo reale di perdite di gas come idrogeno e metano, grazie ai sensori LoRaWAN installati sui droni.
Henkel

Henkel presenta alla Hydrogen Expo 2025 le innovative soluzioni LOCTITE® per la sigillatura dei raccordi destinati all’idrogeno, arricchendo il suo già ampio portafoglio di adesivi industriali. Queste soluzioni avanzate garantiscono una tenuta ottimale dei raccordi filettati e soddisfano le rigorose esigenze di sicurezza e prestazioni eccezionali in ambienti critici come i sistemi a idrogeno.
Le soluzioni LOCTITE Hydrogen Ready sono il frutto della solida esperienza di Henkel nel campo dei sigillanti industriali, affinata in oltre 70 anni di innovazione.
La gamma offre:
- LOCTITE 55, il filo sigillaraccordi bianco che non richiede polimerizzazione e assicura una sigillatura istantanea alla massima pressione. Consente un riposizionamento affidabile senza perdite ed è ideale per le filettature BSPT (standard britannico) e NPT (standard Nord America);
- LOCTITE 567, il sigillaraccordi anaerobico bianco a viscosità elevata che richiede polimerizzazione. Consente la sigillatura istantanea a bassa pressione, in particolare per tubi e raccordi filettati in metallo, e permette un facile smontaggio. È ideale per le filettature NPT;
- LOCTITE 577, il sigillaraccordi anaerobico giallo a viscosità elevata che richiede polimerizzazione. Come LOCTITE 567 consente la sigillatura istantanea a bassa pressione, in particolare per tubi e raccordi filettati in metallo, e permette un facile smontaggio. È ideale per le filettature BSPT e NPT;
- LOCTITE 638, il sigillante/adesivo anaerobico verde a viscosità media che richiede polimerizzazione e offre un’elevata resistenza al taglio. Generalmente utilizzato per fissare i cuscinetti sugli alberi, è perfetto anche per il bloccaggio e la sigillatura di filetti in ambienti ad alta pressione o estremi. È ideale per le filettature BSPT e NPT.
Questi prodotti sono stati sottoposti a test approfonditi per assicurare massima sicurezza e prestazioni affidabili. Conformi ai rigorosi standard KIWA GASTEC QA AR 214, sono certificati per l’uso con miscele di idrogeno fino al 100%, garantendo la loro idoneità in applicazioni industriali ad alta criticità.
Le principali caratteristiche e i vantaggi delle nuove soluzioni di sigillaraccordi LOCTITE includono:
- Maggiore sicurezza e affidabilità: sono formulate per prevenire le perdite di idrogeno e garantire la durata e l’affidabilità delle apparecchiature;
- Compatibilità comprovata: compatibili con l’idrogeno e idonee per l’uso su tutti i metalli, soddisfano i requisiti di KIWA GASTEC QA AR 214, con relative certificazioni disponibili;
- Migliore efficienza del sistema: prevengono le perdite e l’allentamento dei raccordi causato dalle vibrazioni, migliorando l’efficienza complessiva dell’impianto e riducendo le necessità di manutenzione i tempi di fermo.
Hydroalp
Hydroalp e KHIMOD, leader francese nelle tecnologie di decarbonizzazione, hanno avviato una partnership nell’ambito di Pegasus, il progetto promosso da Società Gasdotti Italia (SGI) incentrato sulla produzione industriale di metano verde in Italia.
Nell’ambito dell’accordo, KHIMOD fornirà al partner l’unità modulare che a partire dal 2026 convertirà la CO2 proveniente dalla fermentazione dei rifiuti agricoli e l’idrogeno verde prodotto da fonti rinnovabili (solare, idroelettrico ed eolico) in metano verde.
Con una capacità produttiva annua di 116 tonnellate, il metano verde sintetico a zero emissioni sarà perfettamente integrato nella rete locale del gas, fornendo l’equivalente del fabbisogno energetico annuale di circa 150 famiglie. Secondo le stime Pegasus eviterà l’emissione di oltre 300 tonnellate di CO2 all’anno.
L’unità modulare ready-to-use di KHIMOD sarà consegnata e installata entro la fine del 2025, con la messa in funzione e il collegamento alla rete locale del gas previsti per il primo trimestre del 2026. I reattori catalitici, elemento chiave dell’unità, saranno prodotti presso lo stabilimento di Wissous, in Francia.
L’unità opererà in modo continuo, garantendo alla rete locale un flusso costante di metano verde, un gas naturale decarbonizzato. La tecnologia di KHIMOD sfrutta uno scambiatore di calore del reattore milli-strutturato all’avanguardia per ottimizzare l’intensità della reazione catalitica.
Queste unità modulari compatte e ad alte prestazioni consentono la produzione in loco di gas a basse emissioni di carbonio, garantendo la compatibilità diretta con le infrastrutture del gas esistenti.
Hydrocell

Nel panorama della nautica sostenibile, Ampelea si distingue come la prima barca a vela dotata di un sistema di propulsione all’avanguardia, capace di operare sia in modalità full electric che a idrogeno.
Dietro questa importante iniziativa c’è Hydrocell, un team di esperti nel settore dell’idrogeno e delle propulsioni sostenibili. Fondata da tre imprenditori di lunga esperienza, l’azienda è guidata da Karl Manfredi (CEO), manager con un background in telecomunicazioni e cloud computing, e Walter Huber (CTO), ingegnere chimico e figura di riferimento nel campo dell’idrogeno a livello internazionale.
Per la realizzazione di Ampelea, Hydrocell ha collaborato con produttori europei di alta qualità, tra cui Kreisel (batterie – Austria), Genevos (fuel cell – Francia) e Engiro (motore elettrico – Germania). Grazie a questa sinergia, la barca garantisce un’efficienza energetica ottimale e un impatto ambientale ridotto, offrendo prestazioni di alto livello senza emissioni nocive.
Hydrocell si distingue come System Integrator, progettando e realizzando sistemi propulsivi sostenibili per il settore marittimo, tra cui:
- Full electric;
- Hydrogen ready;
- Hybrid.
Tra le proposte più versatili, spicca il Powertrain HYMAR Hybrid, un sistema che combina la potenza del motore elettrico con l’autonomia di un generatore endotermico. Con potenze variabili da 30 kW a 1 MW, offre grande flessibilità e un’efficienza superiore rispetto ai tradizionali motori diesel, riducendo emissioni e consumi.
ILT Energia

Con oltre 40 anni di esperienza nella produzione di generatori di idrogeno e ossigeno tramite elettrolisi, ILT Energia sta sviluppando presso il suo stabilimento di Ponsacco, in Provincia di Pisa, il progetto “Test Hydrogen Recovery” per il recupero e il riutilizzo dell’idrogeno nei propri processi industriali.
Questo sistema permette di recuperare circa 60.000 Nm³/anno di idrogeno puro, riducendo le emissioni di CO2 di circa 20 tonnellate all’anno e migliorando l’efficienza energetica aziendale.
L’idrogeno recuperato viene impiegato per la produzione di acqua calda a uso industriale e, in prospettiva, alimenterà caldaie residenziali a idrogeno al 100% per il riscaldamento degli uffici e degli spogliatoi aziendali. Il progetto segna un’importante svolta nel settore, trattandosi della prima rete operativa per la distribuzione di idrogeno interno in un contesto aziendale, fungendo da banco di prova per future applicazioni.
Parallelamente, ILT Energia sta investendo in un impianto fotovoltaico per alimentare il reparto di collaudo degli elettrolizzatori, integrato con sistemi di compressione e stoccaggio dell’idrogeno, con l’obiettivo di un processo produttivo interamente sostenibile. Ulteriori sviluppi prevedono l’utilizzo dell’idrogeno anche per la mobilità interna dell’azienda, promuovendo un modello virtuoso di economia circolare.
Con la futura installazione dell’impianto fotovoltaico e l’uso di caldaie alimentate al 100% a idrogeno, ILT Energia sta pianificando un significativo risparmio energetico. L’idrogeno recuperato sarà utilizzato per la produzione di energia elettrica e calore, riducendo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e abbassando le emissioni complessive dell’azienda.
Attualmente, i generatori in collaudo prelevano corrente elettrica dalla rete e l’idrogeno, una volta prodotto, viene disperso in atmosfera. Questo idrogeno, che rappresenta un rifiuto di “lusso”, sarà utilizzato in varie forme per i processi produttivi interni. L’azienda installerà un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento per la produzione di idrogeno green al 100%.
Questo idrogeno sarà successivamente condotto a una sezione dell’azienda dedicata alla fase di compressione e stoccaggio. Qui inizierà il processo di riconversione finale dell’idrogeno in energia elettrica, che attualmente prevede usi come la generazione di calore tramite una caldaia a idrogeno e l’impiego come carburante in veicoli a celle a combustibile (FCEV).
Isotta Fraschini Motori

Fincantieri ha di recente annunciato la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno immagazzinato a bordo, sia per la propulsione che per la generazione di elettricità a bordo, grazie a un rivoluzionario sistema marinizzato a celle a combustibile.
Si tratta di “Viking Libra”, attualmente in costruzione presso il cantiere Fincantieri di Ancona. Il sistema è modulare e scalabile. È in grado di generare 6 MW di potenza e segna una pietra miliare che pone le basi per un cambiamento sistemico e supporta navi di tutte le dimensioni. Il successo di questa iniziativa è reso possibile dalla capacità di Fincantieri di integrare nuove tecnologie dirompenti a bordo.
Un attore chiave a questo sforzo è Isotta Fraschini Motori, che fornirà soluzioni su misura per “Viking Libra”. La nave presenterà soluzioni innovative per caricare e immagazzinare l’idrogeno direttamente a bordo, grazie a un sistema containerizzato per superare le limitazioni della catena di approvvigionamento.
L’idrogeno alimenterà un sistema di celle a combustibile a membrana elettrolitica polimerica (PEM) specificamente ottimizzato per le attività crocieristiche, progettato e prodotto da IFM.
Sfruttando il proprio patrimonio interno di know-how, concentrandosi sullo sviluppo e l’integrazione a bordo di fonti di energia dedicate a base di idrogeno, Fincantieri ambisce a essere un protagonista a lungo termine nel processo di decarbonizzazione dell’intero trasporto marittimo.
Ital Control Meters
Misurare il flusso di idrogeno presenta sfide uniche: la sua bassa densità e alta diffusività richiedono strumenti avanzati per ottenere dati precisi e affidabili. I misuratori di portata massica, sia termici che a effetto Coriolis, offrono soluzioni su misura per ottimizzare i processi produttivi e gestire in modo efficiente questo prezioso gas.
Misuratori di portata termici: sensibilità e affidabilità
Quando si tratta di misurare piccole portate di idrogeno, la precisione è fondamentale. I misuratori massici multiparametrici della svizzera Vögtlin Instruments offrono una soluzione ideale per garantire misurazioni affidabili ed estremamente sensibili.
Per portate più elevate, invece, entra in gioco la tecnologia brevettata della statunitense Kurz Instruments, progettata per mantenere precisione e stabilità anche in condizioni operative più complesse.
Misuratori di portata Coriolis: precisione senza compromessi
In applicazioni dove la massima precisione è un requisito imprescindibile, specialmente in contesti ad alte pressioni come lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno, i misuratori di portata Coriolis sono la soluzione ideale.
L’azienda Rheonik Messtechnik è all’avanguardia nella rivoluzione delle celle a combustibile a idrogeno, sviluppando strumenti in grado di misurare qualsiasi fluido, liquido o gassoso, direttamente in massa. Questa caratteristica consente di eliminare la necessità di compensare variazioni di temperatura e pressione, un aspetto particolarmente critico quando si lavora con l’idrogeno, le cui proprietà fisiche possono cambiare sensibilmente in funzione delle condizioni operative.
Uno degli aspetti più rilevanti è la misurazione diretta della massa e della densità, una caratteristica essenziale per applicazioni fiscali e per garantire la conformità alle normative di settore. Questo permette di ottenere dati affidabili senza la necessità di ulteriori calcoli o compensazioni.
Un altro punto di forza è l’eccezionale precisione, che resta invariata indipendentemente dalle condizioni operative.
Dal punto di vista strutturale, questi strumenti si distinguono per la loro robustezza e lunga durata. Un altro vantaggio chiave è il loro ampio range operativo, che li rende ideali per gestire anche le elevate pressioni tipiche dei sistemi di stoccaggio e compressione dell’idrogeno.
Infine, il design compatto e la semplicità di installazione facilitano l’integrazione negli impianti esistenti, senza la necessità di interventi strutturali complessi.
Lauda
Gli ultramoderni chiller della serie Ultracool stanno conquistando il mercato italiano. Progettati in conformità con la normativa europea Eco Design, offrono il massimo in termini di efficienza energetica, rappresentando lo state of the art del settore. Forte di una lunga esperienza nei chiller da processo, Lauda introduce nuove macchine ancora più performanti e dai consumi ridotti.
In un’ottica di risparmio e sostenibilità, il consumo energetico nel Sud Europa, inclusa l’Italia, può diminuire fino al 30%.
Ultracool – chiller per il raffreddamento di elettrolizzatori e compressori
Nove macchine, con potenze refrigeranti da 3 a 121 kW*, serbatoi inerziali ridotti in volume rispetto al passato, dimensioni totali ridotte e un risparmio di energia elettrica del 30%, in determinate condizioni.
Caratteristiche tecniche:
- Campo di temperatura: -10 / + 35 °C
- Potenze refrigeranti* da 3,1 a 121 kW (@+20 °C)
- Stabilità: +/- 0, 5 K
- Pompe di circolazione: da 42 a 367 l/min massima portata (a seconda del modello), pressione massima da 3,4 a 7,2 bar.
- Interfaccia Ethernet e web server inclusi, di serie
- By-pass interno di serie
- Raffreddamento ad aria
- Temperatura ambientale di esercizio da -15 a +50 °C
- Conformi a Industria 4.0 (web server ed Ethernet)
*potenze refrigeranti espresse a 20 °C, con temperatura ambiente di 25 °C
I modelli disponibili – caratteristiche tecniche
Modello | Campo T (°C) | Potenza refrigerante (*) | Pressione nominale fluido (bar) | Portata nominale fluido (l/min) | Serbatoio (l) | SEPR (**) |
UC 2 | -10 /+35 | 3,1 | 2,8 | 5,6 | 12 | 6,24 |
UC 4 | -10 /+35 | 6,1 | 2,8 | 13,8 | 12 | 5,23 |
UC 8 | -10 /+35 | 13,3 | 4,2 | 26,6 | 35 | 6,44 |
UC 14 | -10 / +35 | 20,3 | 3,7 | 43,8 | 35 | 6,41 |
UC 24 | -10 / +35 | 30,9 | 2,7 | 84,1 | 35 | 5,63 |
UC 50 | -10 / +35 | 65,6 | 3,3 | 150,0 | 210 | 5,37 |
UC 65 | -10 / +35 | 85,2 | 3,3 | 196,0 | 210 | 5,16 |
UC 80 | -10 / +35 | 101 | 4,5 | 250,0 | 125 | 6,87 |
UC 100 | -10 / +35 | 121 | 3,9 | 300,0 | 125 | 6,20 |
*Potenza refrigerante espressa a +20 °C, a temperatura ambiente di +25 °C
** SEPR = Seasonal Energy Performance Ratio
Omal
H2 INVICTUS è la prima valvola a sfera PN700 al mondo ad essere certificata secondo lo standard ISO 19880-3, accreditata dal TÜV SÜD.
H2 INVICTUS risponde a questo rigoroso standard internazionale, garantendo:
- Sicurezza: progettata per operare in condizioni estreme, garantendo la massima protezione.
- Prestazioni: con una pressione nominale di 700 bar, è progettata per gestire alte pressioni, offrendo una soluzione efficace per una vasta gamma di applicazioni lungo tutta la catena di fornitura dell’idrogeno.
- Affidabilità: testata e certificata per alte prestazioni e durata.
- Innovazione: utilizzo di tecnologie all’avanguardia per garantire la massima efficienza e sostenibilità.
Disponibile nelle misure dal 1/4” al 1”, la H2 INVICTUS è pronta a soddisfare i requisiti più stringenti necessari per lo sviluppo e realizzazione delle stazioni di rifornimento di idrogeno del prossimo futuro.
Pure Energy Hydrogen
Pure Energy Hydrogen (PEH) presenta alla Hydrogen Expo 2025 di Piacenza un compressore a diaframma oil free da 1000 bar, per comprimere idrogeno ad alta pressione in stazioni di rifornimento. Con sede ad Augusta, in Sicilia, Pure Energy Hydrogen è un’azienda composta da un team multidisciplinare con oltre vent’anni di esperienza internazionale che ha fatto della fornitura di impianti chiavi in mano per la produzione, compressione, stoccaggio ed erogazione di idrogeno verde il suo core business.

L’industria automobilistica utilizza comunemente bombole a idrogeno che operano a 700 bar per automobili e veicoli leggeri e 350 bar per veicoli pesanti (come bus, camion e treni). Attualmente sono in sviluppo veicoli pesanti con bombole a 700 bar per soddisfare la necessità di aumentare la capacità di stoccaggio a bordo. Questi mezzi richiedono velocità di riempimento superiori rispetto alle automobili a causa dell’elevata quantità di gas. Le bombole a 700 bar rappresentano uno standard industriale internazionale per i mezzi a Fuel Cell e permettono di immagazzinare a bordo più idrogeno a parità di volume dei serbatoi, o di ridurne il volume, rendendoli più compatibili con l’architettura del veicolo.
Le crescenti richieste di erogazioni a velocità e pressioni sempre più elevate, richiedono un’infrastruttura di rifornimento che preveda uno stoccaggio bombole per gas compresso con pressione nominale fino a 1000 bar. Infatti, grazie all’elevato gradiente di pressione tra la pressione di stoccaggio e la pressione di riempimento a 700 bar, la stazione di rifornimento riesce ad erogare gas in tempi più brevi non solo per automobili, ma anche per i mezzi pesanti. In tal modo, la stazione di rifornimento raggiunge velocità di erogazione più alte ed erogazioni di maggiori quantità di idrogeno nell’unità di tempo.
Il compressore è l’elemento chiave in una stazione di rifornimento in quanto permette di comprimere il gas prodotto dall’elettrolizzatore fino a pressione di 1000 bar e di immagazzinarlo nello stoccaggio della stazione. Il compressore a diaframma si rivela la soluzione ideale per tale applicazione. Esso permette di ottenere elevata purezza del gas trattato, alte pressioni e una semplicità costruttiva superiore. Ciò comporta poca manutenzione e ne garantisce la robustezza.
Il compressore a 1000 bar presentato al Hydrogen Expo fa parte di un catalogo prodotti che Pure Energy Hydrogen ha ampiamente fornito e testato in campo nell’ultimi decenni di sviluppo per stazioni di rifornimento per veicoli ad Idrogeno. Esso presenta le seguenti caratteristiche e vantaggi:
- Configurazione del compressore alternativo con pistoni e bielle per trasmissione della pressione ad una sistema di membrane deformabili.
- Compressione senza contaminazione dall’olio idraulico per mezzo della membrana. Essa funge da tenuta statica e non risente dell’usura nel tempo, a differenza dei compressori con pistoni a fasce.
- Tenuta stagna senza l’uso di o-ring: il design della camera di compressione impedisce perdite di gas durante il funzionamento e garantisce una compressione efficiente.
- Incremento delle performance in camera, con ottimizzazione della forma migliorando il comportamento termodinamico del fluido e prolungando la vita utile delle membrane.
- Alta affidabilità: i compressori a diaframma in generale sono conosciuti per la loro affidabilità soprattutto nei lunghi tempi per cicli continuativi.
Simplifhy
Simplifhy è un solution provider italiano che offre soluzioni per la decarbonizzazione dell’industria attraverso l’impiego di tecnologie basate sull’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico e come carburante alternativo.
L’azienda è capace sia di offrire un servizio di consulenza per la progettazione e l’implementazione di impianti a idrogeno personalizzati, sia di essere un referente per aziende che vogliono realizzare soluzioni per la produzione di idrogeno sul territorio italiano, ma anche in qualità di specialista dei bandi nazionali ed europei per il finanziamento di progetti innovativi per la decarbonizzazione.
Simplifhy realizza soluzioni avanzate per la decarbonizzazione basate sull’idrogeno, fornendo sistemi modulari per la produzione tramite elettrolisi, lo stoccaggio sicuro e il rifornimento di mezzi a idrogeno. Ogni impianto è configurabile in base alle specifiche esigenze operative, garantendo efficienza e integrazione ottimale nei processi industriali.

In particolare, tra le soluzioni progettate e realizzate da Simplifhy si evidenziano quattro proposte:
- Compressorless HRS;
- H2-GEN;
- H2-POWER.
Compressorless HRS è un dispenser mobile per il rifornimento di mezzi ad idrogeno senza compressore, che permette una fornitura rapida e sicura di mezzi ad idrogeno in diversi contesti. E’ idoneo per essere connesso a diversi mezzi quali bus, barche o altre tipologie di veicoli.
Il gas viene portato nel sito tramite degli stoccaggi a 500 bar insieme al sistema di erogazione; una volta arrivati a destinazione, i due impianti vengono collegati tramite un tubo flessibile e il sistema è subito pronto ad erogare idrogeno.
Una volta terminato il processo di rifornimento, l’impianto viene disassemblato e rimosso, lasciando il sito inalterato. Il dispenser è in grado di produrre una potenza elettrica minore di 5kW e garantisce una pressione di erogazione a 350 bar.

H2-GEN è un sistema integrato pensato per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno. È ideale da utilizzare all’interno dei processi industriali di piccole e grandi aziende che prevedono l’utilizzo dell’idrogeno, questa soluzione, infatti, consente alle aziende di rendersi autonome nella produzione dell’idrogeno, attualmente proveniente da carbon fossili e consegnato attraverso il trasporto in carri bombolai.
H2-GEN è composto da un armadio modulare per elettrolisi dotato di tecnologie per la sicurezza, un corretto utilizzo e una connessione remota per la manutenzione e la raccolta dei dati. Questo cabinet prevede un consumo energetico da 2,4 a 9,6 kWh/Nm³ e un consumo d’acqua di 0,8 l/Nm³ di H₂, che permettono una produzione d’idrogeno da 0,5 a 2 Nm³/h @ 30 bar.
H2-POWER è un sistema integrato ideale per coloro che hanno necessità di conservare la propria produzione di energia per lunghi periodi e aumentare l’autonomia energetica.
E’ composto da un armadio per elettrolisi e fuel cell PEM per installazioni all’aperto, tecnologie per la sicurezza, una connessione remota per la manutenzione e la raccolta dati.
La soluzione integra la produzione e lo stoccaggio di idrogeno con cogenerazione elettrica attraverso la fuel cell. Questa soluzione prevede un consumo energetico pari a 4,8 kWh/Nm³ e un consumo d’acqua di 0,8 l/Nm³ di H2.
H2-POWER produce una potenza elettrica nominale da 1 a 5 kW e ha una tensione di uscita di 48 VDC e 28 kWh di autonomia elettrica (con accumulo standard) e 10 ore di funzionamento alla potenza nominale. Inoltre, ha uno stoccaggio di 800 litri @30 bar, con tempo di ricarica di 22 ore.
Trelleborg

Trelleborg Sealing Solutions Italia presenta le sue ultime tecnologie di tenuta che coprono l’intera catena del valore dell’idrogeno alla fiera Hydrogen Expo; componenti in elastomero e materiali plastici ad alte prestazioni per applicazioni CGH2 e criogeniche, così come parti multicomponente per l’uso in valvole, elettrolizzatori e celle a combustibile.
Gamma H₂Pro
Trelleborg Sealing Solutions lancia la gamma completa H₂Pro™, composta da oltre 20 materiali di tenuta che hanno dimostrato di fornire soluzioni affidabili per ogni applicazione della catena del valore dell’idrogeno.
Progettata per accelerare l’innovazione verso tecnologie sostenibili, la gamma H₂Pro™ offre soluzioni per le sfide legate alla produzione, al trasporto, allo stoccaggio e all’utilizzo finale dell’idrogeno.
Testati per resistere ad ambienti applicativi difficili, tali materiali sono adatti ad alte pressioni, basse temperature e resistono alla permeazione, il che li rende più adatti alla decompressione rapida del gas (RGD), offrendo al contempo eccellenti proprietà di resistenza all’usura e all’estrusione.
James Simpson, Global Segment Director Energy, afferma: “La gamma completa H₂Pro™ comprende soluzioni specifiche per ogni applicazione, per ogni tipo di attività legata all’idrogeno, tra cui la produzione di energia, l’industria aerospaziale, off-highway, camion e autobus, il trasporto e la lavorazione di prodotti chimici e il settore marittimo“.
“La mancanza di standard di settore pertinenti per convalidare i nostri materiali ha rappresentato una sfida importante nello sviluppo della gamma H₂Pro™. Alcuni operatori del settore nascente dell’idrogeno si affidano a standard utilizzati tipicamente per i gas ad alta pressione nel settore petrolifero e del gas, ma questi sono spesso inadatti a replicare le condizioni di applicazione reali dell’idrogeno“, aggiunge Simpson.
“Grazie alle nostre ineguagliabili capacità di ricerca e sviluppo, Trelleborg ha sviluppato protocolli di test proprietari che replicano le applicazioni reali dell’idrogeno ed è in grado di offrire ai propri clienti prodotti che rendono la transizione energetica affidabile, efficiente ed economica.”
La gamma H₂Pro™ soddisfa i diversi requisiti delle applicazioni reali con idrogeno con elastomeri, tra cui monomeri di etilene propilene diene (EPDM), fluoroelastomeri (FKM), siliconi e poliuretani (PU) Zurcon®. Per altre soluzioni di tenuta con idrogeno sono disponibili il politetrafluoroetilene (PTFE) Turcon®, l’acciaio inossidabile 316L e una gamma di materiali plastici ingegnerizzati Zurcon® in polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE), il policlorotrifluoroetilene (PCTFE) e il polietere etere chetone (PEEK).
“In qualità di leader globale nelle soluzioni polimeriche ed elastomeriche, siamo il partner ideale per le tenute di tutti coloro che operano nel settore dell’idrogeno.” aggiunge Simpson.