“L’idrogeno è il presente. In Italia le competenze ci sono e possiamo portarle sul mercato per affermarci in tutti i segmenti di riferimento dell’idrogeno”. Con queste parole Alberto Dossi, Presidente di H2IT e Gruppo Sapio, apre la sessione convegnistica della Hydrogen Experience, una giornata interamente dedicata all’idrogeno e alle tecnologie ad esso collegate svoltasi in data odierna presso l’Autodromo di Vairano, in Provincia di Pavia.
L’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, di cui Dossi è stato recentemente riconfermato presidente per il terzo mandato consecutivo, riunisce ad oggi il mondo dell’industria e quello della ricerca rappresentando piccole, medie e grandi imprese che da decenni operano a stretto contatto con l’idrogeno.
“L’integrazione tra il mondo dei gas tecnici e dell’elettricità porterà molte opportunità. La filiera sta crescendo molto rapidamente e H2IT tutela i settori industriali e della ricerca. Da una parte – continua – abbiamo piccole, medie e grandi imprese, i grandi operatori dei gas tecnici che vantano competenze ma soprattutto conoscenze fondamentali in un momento in cui nuovi attori si affacciano alla filiera dell’idrogeno. Dall’altra, il nostro paese è supportato da centri di ricerca di livello internazionale, università e cluster in grado di creare collaborazioni con i player per lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate”.
Secondo Dossi la filiera italiana è pronta sotto molteplici aspetti ed ambiti. Quello tecnologico, con aziende leader nella fornitura di tecnologie di elettrolisi (PEM, AEM, alcalina), industriale, grazie alla presenza capillare di imprese specializzate nella produzione di turbine, caldaie, valvole e componentistica hydrogen ready, un elemento che fa dell’Italia uno dei principali paesi manifatturieri nel mondo.
Di particolare rilievo sono anche tutte quelle aziende che ogni giorno supportano lo sviluppo dei grandi progetti a idrogeno attraverso consulenze, analisi e studi fattibilità.
Quello che manca all’industria per il definitivo decollo è – come già detto – un quadro normativo e un programma di incentivi completi rivolti a capex e opex.
“E’ un tema chiave – spiega Dossi – Il PNRR mira a dare una spinta e va nella giusta direzione ma non basta. L’industria ha bisogno di incentivi per rendere l’idrogeno verde davvero competitivo. Non possiamo aspettare unicamente i fondi pubblici. Il settore deve essere sostenuto per garantire condizioni importanti di crescita. La politica e il mondo legislativo sono fondamentali mentre vediamo l’Unione Europea pone target ambiziosi sulla riduzione delle emissioni di carbonio”.
Proprio riguardo il tema incentivi, Dossi ha annunciato che H2IT, in collaborazione di numerose aziende associate, ha già avviato importanti tavoli di lavoro per lo sviluppo di un documento dedicato da presentare il prima possibile al MASE. L’obiettivo è quello di creare un sistema di supporto efficace in grado di sostenere i grandi progetti e rendere la filiera italiana dell’idrogeno davvero competitiva.