Nei cieli del Nevada Airbus ha recentemente condotto con successo un volo dimostrativo con l’aliante Blue Condor utilizzando l’idrogeno come unica fonte di alimentazione, la prima volta in assoluto per l’azienda.
Il volo fa parte di una campagna di test incentrata sullo studio delle scie di condensazione su voli H2 che si concluderà all’inizio del 2024.
Dai dati estrapolati attraverso degli appositi sensori montati a bordo, il team di ricercatori ha evidenziato come le scie di condensazione dell’idrogeno non presentino fuliggine o ossidi di zolfo ma molti ossidi di azoto e vapore acqueo: fino a 2,5 volte di più delle scie di cherosene.
Entrambe sono considerate emissioni che hanno un impatto sul clima e, in quanto tali, l’industria aeronautica ha il dovere di affrontarle.
Il volo si è svolto ad un’altezza di circa 7.000 piedi per una durata di trenta minuti. L’aliante ha eseguito diverse manovre specifiche a diverse velocità, per studiare il comportamento del motore a idrogeno, assemblato e fornito dal partner tedesco Aero Design Works.
I test riprenderanno in Nevada all’inizio del prossimo anno quando l’aliante a idrogeno volerà a fianco di un suo equivalente dotato di un motore a cherosene, per confrontare il livello e il tipo di emissioni.