Nel corso del Consiglio EU sull’Energia, tenutosi oggi a Bruxelles, l’Alleanza Ue per il nucleare ha chiesto a gran voce la composizione di un gruppo di lavoro sugli strumenti finanziari per lo sviluppo dei mini reattori nucleari su larga scala e di estendere la Banca europea dell’idrogeno alla produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio (come quello nucleare).
L’Alleanza è composta da Francia, Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Finlandia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia.
All’incontro ha partecipato anche l’Italia ma solo come “osservatore”.
La Francia ha proposto alla BEI di lanciare nei prossimi mesi un progetto di interesse comune europeo (come nel caso dell’idrogeno verde) per permettere di “garantire i migliori finanziamenti di tecnologie, di competenze e di investimenti nei piccoli reattori nucleari modulari”.
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“Prima degli anni 2000 la Bei ha finanziato fino a 7 miliardi di euro di investimenti nel nucleare, dopo il 2000 appena un miliardo: bisogna che la Banca europea degli investimenti torni in primo piano nel finanziamento della ricerca in materia nucleare“, ha dichiarato Bruno Le Maire, Ministro francese dell’Economia e delle finanze.
A Bruxelles c’era anche il ministro dell’Ambiente e della sovranità energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il quale, ha commentato: “Ci siamo confrontati sull’importanza sempre crescente che le fonti rinnovabili avranno per garantire sicurezza energetica all’Europa e a perseguire gli obiettivi comuni di decarbonizzazione“.
“Abbiamo parlato della funzione determinante che a tal fine assumeranno l’idrogeno e il nucleare di ultima generazione“, ha concluso.
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