mercoledì, 12 Novembre 2025

Enapter raccoglie 12 milioni di euro per sostenere il piano industriale 2026

Il Consiglio di Amministrazione di Enapter ha approvato un’operazione finanziaria per raccogliere 12 milioni di euro. Questi fondi serviranno a rafforzare la liquidità dell’azienda e a sostenere il piano industriale fino al raggiungimento del pareggio operativo previsto nel 2026. L’operazione utilizzerà due strumenti finanziari.

Un prestito obbligazionario convertibile subordinato zero-coupon (senza interessi) non garantito, con conversione obbligatoria per un importo di 9,6 milioni di euro. Il prezzo di conversione iniziale del prestito è di € 1,58 per azione. Il secondo, un aumento di capitale in contanti con diritti di sottoscrizione per gli azionisti esistenti e un volume di emissione di 2,4 milioni di euro. Circa 1,5 milioni di nuove azioni saranno emesse a un prezzo di sottoscrizione di 1,58 euro per azione.

Due investitori istituzionali, Svelland Global Trading Master Fund e CVI Investments, Inc., si sono impegnati a coprire quasi interamente l’operazione da 12 milioni di euro, esclusi i fondi raccolti tramite l’offerta agli azionisti. È stato inoltre concordato un vincolo di lock-up di sei mesi su tutte le azioni e obbligazioni convertibili, sia già detenute che acquisite con questa operazione.

Nuove tecnologie

Nexus 2500

A luglio Enapter ha presentato Nexus 2500, il suo nuovo elettrolizzatore AEM multicore per la produzione di idrogeno verde da 2,5 MW. Il sistema integra al suo interno gli stack di ultima generazione già utilizzati nei modelli multicore da 1 MW, in modo tale da offrire continuità tecnologica e maggiore capacità in un design collaudato.

Disponibile sia in versione containerizzata che in configurazione skid per installazioni al coperto, il Nexus 2500 è in grado di produrre oltre una tonnellata di idrogeno verde in 24 ore con una purezza del 99,999 %. Le circa cento celle che lo compongono sono gestibili singolarmente, consentendo di adattare dinamicamente la capacità all’energia disponibile da fonti rinnovabili. Un software AI sviluppato internamente da Enapter controlla il dispositivo in tempo reale e può intervenire dove necessario, consentendo di migliorare il flusso di energia e di aumentare ulteriormente l’efficienza del dispositivo.

E nuovi progetti

Insieme allo storico partner Simplifhy, Enapter ha avviato diversi progetti di rilievo in questi anni, sia in Italia che all’estero. Tra questi ricordiamo:

  • Hydrogen Valley di Acerra: uno dei primi esempi italiani di filiera dell’idrogeno
    alimentata da fonti rinnovabili, dove Simplifhy ha curato la progettazione e
    l’ingegneria dell’impianto, integrato con un elettrolizzatore AEM Enapter da 1 MW.
  • OMCD Tek Hub SpA (ex FILMS SpA): un impianto a idrogeno verde destinato a
    sostenere la produzione di polveri rigenerate di Metallo Duro. Il progetto ha previsto
    l’installazione di un elettrolizzatore AEM Nexus 1000 di Enapter, alimentato da un
    impianto fotovoltaico da 1,6 MW. L’infrastruttura è stata progettata per integrare
    sistemi di recupero del calore a fini energetici, con l’obiettivo di ridurre in modo
    significativo l’impronta carbonica dell’intero sito produttivo.
  • PTTEP Innovation Centre in Thailandia: un sistema di stoccaggio containerizzato
    da 30 bar, interamente progettato in Italia, gestibile da remoto e destinato a un polo
    di innovazione energetica del Sud-Est asiatico.

Ad inizio anno inoltre Simplifhy ed Enapter hanno annunciato l’avvio di un nuovo progetto pilota per conto di Comes Spa, realtà industriale di riferimento nel sud Italia. L’obiettivo dell’iniziativa è introdurre l’idrogeno come vettore energetico all’interno dei processi industriali di Comes SPA, attraverso un sistema integrato da 50 Nm³/h basato sulla tecnologia AEM di Enapter. Nell’ambito della collaborazione, SOL Group sarà EPC e full solution provider mentre Simplifhy curerà il Balance of Plant (BOP), operando in sinergia attorno agli stack Enapter.

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